Il regista romano: "Sarà un film per tutta la famiglia, nessuno come Roberto riesce ad emozionare il pubblico di ogni età". Felice l'artista toscano che torna al cinema a 13 anni da 'La tigre e la neve' e a sei da 'To Rome with Love' di Woody Allen
Roberto Benigni torna al cinema. E lo fa con una scelta coraggiosa. Sarà lui, infatti, a vestire i panni di Geppetto in 'Pinocchio' di Matteo Garrone.
Perché è un atto di coraggio? Il libro di Collodi, in passato, non ha di certo portato molta fortuna all'artista toscano. Nel 2002, infatti, la sua versione delle vicende del burattino di legno, di cui era regista e anche attore protagonista, venne duramente stroncata dalla critica in Italia e all'estero. Il film arrivava dopo lo straordinario successo internazionale di 'La vita è bella' e, sebbene in Italia vinse due David di Donatello e un Nastro d'Argento, negli Stati Uniti si rivelò un flop e non fu scelto per la candidatura all'Oscar come miglior film straniero. Benigni non si lascia influenzare dal passato e, questa volta, presta la sua recitazione al regista di 'Dogman' (che rappresenterà l'Italia agli Oscar 2019) nel nuovo adattamento del romanzo.
Per Garrone è una doppia gioia: è lui stesso a spiegare che sia con Pinocchio, sia con Benigni, c'è una lunga storia di "inseguimenti". E se con il burattino è partito tutto da quando bambino disegnava i suoi primi storyboard, con il 'Roberto nazionale' la storia d'amore è iniziata grazie al padre. Nico Garrone, infatti, critico teatrale, fu tra i primi a scrivere di Benigni agli inizi della sua carriera. "Avere finalmente l'opportunità di lavorare insieme – commenta il regista – è per me un'occasione straordinaria: 'Pinocchio' sarà un film per tutta la famiglia, grandi e piccoli, e nessuno come Roberto – che ha divertito e commosso milioni di spettatori in tutto il mondo – riesce a emozionare il pubblico di ogni età. Lo ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato accettando di condividere con me questa nuova, spericolata avventura".
Felice anche Benigni di tornare al cinema a 13 anni da 'La tigre e la neve' e a sei da 'To Rome with Love' di Woody Allen: "Un grande personaggio, una grande favola, un grande regista: fare Geppetto diretto da Matteo Garrone è una delle forme della felicità".
Le: il film, una coproduzione internazionale Italia/Francia di Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, in associazione con Recorded Picture Company, sarà interamente girato in Italia, tra Lazio, Toscana e Puglia. I personaggi e le creature fantastiche saranno realizzati all'insegna del realismo, combinando trucco prostetico ed effetti digitali grazie al talento del due volte premio Oscar per il Miglior Trucco Mark Coulier ('Grand Budapest Hotel', 'The Iron Lady') e della VFX Supervisor Rachael Penfold ('The Revenant', 'Cloud Atlas').
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