La pop star rompe il silenzio dopo la messa in onda del documentario "Framing Britney Spears"
Britney Spears parla della sua vita privata per la prima volta dalla messa in onda del documentario “Framing Britney Spears”, realizzato dal New York Times, sulle vicissitudini della pop star: dal successo conquistato da giovanissima ai suoi dissidi familiari fino ai problemi di salute mentale che l’hanno costretta a vivere, dal 2008, sotto la tutela legale del padre. “Mi piacerà sempre stare sul palco, ma mi sto prendendo del tempo per imparare a essere una persona normale. Adoro godermi le piccole cose del quotidiano”, scrive la cantante americana postando una sua esibizione di tre anni fa sui suoi profili social. L’ex lolita del pop poi aggiunge: “Ricordate, non importa cosa pensiamo di sapere della vita di una persona, non è niente rispetto a quello che una persona sta vivendo davvero”.
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Un post che sembra un chiaro riferimento al documentario, disponibile da alcuni giorni sulle piattaforme americane FX e Hulu, che ha fatto rialzare la voce al movimento #freebritney, a cui hanno aderito anche molti personaggi famosi come la cantante Courtney Love, Miley Cyrus e Paris Hilton, i quali chiedono da tempo una sorta di “liberazione” dell’artista dal padre James, a cui un tribunale ha affidato la tutela legale della figlia. Proprio contro il genitore della star, il quale controlla in modo quasi totale la vita di Britney, a partire dal patrimonio, si è scagliato esplicitamente l’attuale fidanzato della star, Sam Asghari. “È importante ora che la gente sappia che non nutro alcun rispetto per chiunque cerchi di controllare la nostra relazione, gettando continuamente ostacoli sulla nostra strada. Per quel che mi riguarda, Jamie è un co…ne totale. Non entrerò nei dettagli, perché ho sempre rispettato la nostra privacy, ma allo stesso tempo non sono venuto in questo Paese per non avere la possibilità di esprimere la mia opinione e la mia libertà”, ha scritto il modello iraniano in una stories su Instagram.
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