Il titolo dell'autobiografia dell'attrice napoletana racconta un viaggio ricco di persone, arti e mestieri
Marisa Laurito il 19 aprile ha compiuto 70 anni e li ha festeggiati con l’uscita dell’autobiografia “Una vita scapricciata”. Il racconto di una vera e propria odissea. Un viaggio ricco di persone, incontri, arti e mestieri. Marisa è stata una donna ribelle e indipendente. Di sé dice: “Non potevo che nascere a Napoli”, che sta a indicare come sia interprete fedele dell’estro napoletano…
Matrimoni e convivenze
Nel 2001, dopo solo pochi mesi di fidanzamento, sposa Franco Cordova, ex centrocampista della Roma. Ma il matrimonio dura meno di un anno, perché come spiega in diverse interviste “Durante il fidanzamento era andato tutto liscio, poi è cambiato di botto, subito dopo il fatidico sì: mi voleva donna di casa, pensava che avrei smesso di fare l’attrice. Secondo lui avrei dovuto fermarmi a guardare lui che faceva la qualunque…”.
Nel 2002 l’incontro con Piero Perdini, suo attuale compagno, e l’inizio di una relazione che va avanti da vent’anni. I due non vivono insieme sotto lo stesso tetto. Lei a Roma e lui – che è stato imprenditore – a Brescia. “E’ una persona speciale, solida, piacevole, ma soprattutto seria”, dice la Laurito che “deve questo incontro a Renzo Arbore”.
Il teatro con Eduardo
L’incontro con il teatro quando Marisa Laurito compie 21 anni e va a fare un provino con il grande Eduardo De Filippo. Cerca di tenere a basa la sua “erre moscia”. Ma De Filippo non ci pensa un attimo e la prende nel suo teatro nonostante la contrarietà del padre: “La nostra famiglia è sprofondata nel buio più profondo”. Ma lei imperterrita prosegue il percorso che porta al debutto del 1969 con “Le bugie con le gambe lunghe”. E da quel momento la carriera di Marisa Laurito non si è più fermata.
Renzo Arbore, l’amico di una vita
La svolta nel percorso professionale e umano della Laurito è rappresentata dall’incontro con Renzo Arbore, quando recitava al Bagaglino di Roma.
“Ho conosciuto Arbore grazie a Luciano De Crescenzo. Fu subito empatia. Dopo pochi mesi approdo a Quelli della notte, una banda di sciamannati dove tutto era improvvisato, un cazzeggio continuo, era tutto un gioco in cui i primi a divertirsi, prima ancora del pubblico, eravamo noi”.
La tv con Carrà, Baudo, Celentano
La prima esperienza in tv di Marisa Laurito arriva grazie a Raffaella Carrà, che la vuole con nel suo “Buonasera Raffaella”, in onda tra il 1985 e il 1986. Poi i successi di “Marisa la nuit” del 1987 (con la guida di Arbore) e “Domenica in” (diretta da Gianni Boncompagni nell’edizione 1988-89). Nel 1987 e nel 1990 ha presentato due edizioni del varietà Rai “Fantastico”, al sabato sera con Celentano, Parisi, Boldi e poi con Pippo Baudo, Jovanotti e Faletti.
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