“Mi piace perché è un attore che ha solo due espressoni: una con il cappello e l’altra senza cappello“. Sono passati quasi 60 anni dall’affermazione che Sergio Leone fece di Clint Eastwood. Da attore feticcio del regista italiano nella celebre ‘Trilogia del dollaro‘ a star planetaria capace di fare incetta di Premi Oscar, l’attore e regista americano – ma anche produttore cinematografico e compositore – ha fatto moltissima strada, diventando uno dei punti di riferimento di Hollywood. Oggi Clint Eastwood festeggia 91 anni. E lo fa a modo suo: lavorando.
Eastwood è reduce dall’ultima fatica, ‘Cry Macho‘, in cui – oltre alla regia – è stato impegnato anche davanti alla macchina da presa. Nel film – ambientato nel 1978 e ispirato al romanzo di N. Richard Nash – Eastwood interpreta un ex star del rodeo e allevatore di cavalli. Uscirà il prossimo 22 ottobre.
‘Cry Macho’ è il 39esimo film diretto da Eastwood.
Era il 1964 quando uno sconosciuto Clint Eastwood – che aveva all’attivo una manciata di film non proprio indimenticabili, ma che aveva fatto centro in tv con la serie western ‘Rawhide‘ (‘Gli uomini della prateria’) – fu scelto da Sergio Leone per interpretare il bounty killer senza nome in ‘Per un pugno di dollari‘. Il successo fu immediato, tanto che Eastwood recitò anche in altri due film di Leone – ‘Per qualche dollaro in più‘ (1965) e ‘Il buono, il brutto e il cattivo‘ (1966) – che avrebbero poi formato la ‘Trilogia del dollaro’.
Oltre a Leone, un altro regista “cult” fu importante per la carriera di Eastwood: Don Siegel, considerato uno dei maestri del cinema poliziesco e d’azione. Col cineasta americano Eastwood girò ben cinque film, tutti di grande successo: ‘L’uomo dalla cravatta di cuoio‘ (1969), ‘Gli avvoltoi hanno fame‘ (1969), ‘La notte brava del soldato Jonathan‘ (1971), ‘Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!‘ (1971) e ‘Fuga da Alcatraz‘ (1979).
Gli insegnamenti appresi soprattutto da Leone e Siegel lo spinsero a dedicarsi anche alla regia. Il primo film da lui stesso diretto è ‘Brivido nella notte‘ (1971). Comincia così una carriera parallela a quella di attore (spesso ha recitato nei film da lui stesso girati) che gli darà soddisfazioni immense.
Tantissimi i capolavori acclamati da pubblico e critica – ‘Il texano dagli occhi di ghiaccio‘ (1976), ‘Bird‘ (1988), ‘Un mondo perfetto‘ (1993), ‘I ponti di Madison County‘ (1995), ‘Potere assoluto‘ (1997), ‘Mystic River‘ (2003), ‘Million Dollar Baby‘ (2004), ‘Flags of Our Fathers‘ (2006), ‘Lettere da Iwo Jima‘ (2006), ‘Changeling‘ (2008) ‘Gran Torino‘ (2008), ‘Invictus – L’invincibile‘ (2009), ‘J. Edgar‘ (2011), ‘American Sniper‘ (2014), ‘Sully‘ (2016), ‘Il corriere – The Mule‘ (2018), ‘Richard Jewell‘ (2019) – molti i premi conquistati. Quattro Premi Oscar – due per ‘Gli spietati‘ (1992, miglior film e miglior regia), altrettanti per ‘Million Dollar Baby‘ (2004, miglior film e miglior regia) – più uno alla memoria Irving G. Thalberg assegnatogli nel 1995. Eastwood ha anche vinto sei Golden Globe.