Alla co-conduttrice di Amadeus nella serata finale della 72esima edizione del Festival, è bastato sedersi e rispondere alla prima domanda per iniziare il suo show...

 Il suo terzo Sanremo è cominciato ancora prima di scendere le scale dell’Ariston. A Sabrina Ferilli, co-conduttrice di Amadeus nella serata finale della 72esima edizione del Festival, è bastato sedersi e rispondere alla prima domanda per iniziare il suo show. “Un risultato buono negli ascolti per un’azienda pubblica è un risultato buono per tutti noi”, dice complimentandosi con Amadeus e la Rai per il nuovo boom nella serata delle cover, con oltre il 60% di share. “Poi – aggiunge – stasera noi non faremo un c…”. Ed è solo l’inizio, perché poi l’attrice prende confidenza con il palcoscenico che, per il momento, è quello della sala stampa. “Stasera sarà lunga, faremo dei corsi di sopravvivenza, daremo dei pop corn. Io tutto al più ci sarò sul finale per dire chi ha vinto. Sono felice di essere qui, e di rivedere persone con cui ho iniziato la mia carriera”.

 La sua prima volta a Sanremo è stata nel 1996 con Pippo Baudo, insieme a Valeria Mazza. Nell’edizione del 2002, sempre condotta da Baudo, è stata ospite speciale. Ma questo è un altro Festival, anche grazie ad Amadeus. “Sabrina è una bravissima attrice, ironica, simpatica, divertente, e con un target in linea con il Festival, perché piace a tutti”, dice di lei il direttore artistico. “Hai detto chi te lo ha suggerito?”, lo imbecca l’attrice. “E’ stato mio figlio – rivela Amadeus – dicendo ‘me lo chiedono anche i miei compagni di classe’. È la conferma che piace a tutti”. “La generazione zero”, scherza lei. Difficile ottenere una risposta seria, ma anche questo la rende ancora più affascinante. “No, non ballo e non canto – dice rispondendo a chi le chiede cosa farà stasera -. Avevo proposto ad Amadeus di spogliarci entrambi e fare un trenino brasiliano, ma il Festival non è ancora così avanti e lui mi ha detto subito di no”.

 Poi, racconta com’è andata quando le è stato chiesto di partecipare a questo Festival: “Quando mi ha chiamato Amadeus gli ho detto subito di sì. Ma poi sono stata male qualche giorno con la cervicale, a causa dei farmaci ero in trance e mi è venuto il dubbio che non mi avesse chiamato un c…di nessuno. Mi chiedevo: ma sarà vero? Non sapevo come farmela confermare, anche perché quando dici sì a Sanremo sei come catturato da una squadra del Kgb: non parlare con nessuno, neanche con i tuoi genitori, sai quelle cose da 007…poi ho preso coraggio e gli ho detto: che bello fare Sanremo. O mi dice sì o mi risponde ‘che c…stai a dì?’ Lui mi ha scritto sì, sono felice. E’ andata così”. Le colleghe che l’hanno preceduta, da Ornella Muti a Lorena Cesarini, da Drusilla Foer a Maria Chiara Giannetta “mi sono piaciute tanto, e credo ci sia stata una scelta diversa ed eccezionale in tutte le attrici”. “Stasera – è la prima anticipazione di Ferilli – io farò una conversazione, più che un monologo. Mi farò delle domande, su alcune ho paura che non saprò rispondere. Non è un monologo vero e proprio, altrimenti avrei fatto ‘du’ coj… così’ a tutti”. E’ talmente brava, che riesce a sdrammatizzare anche il momento di tensione che si crea quando si parla del ‘caso Jovanotti’: “A casa mia hanno votato tutti Morandi, sono tutti appassionati”. E a tal proposito: “Ma è ancora in vita? Mi sono preoccupata, ieri sera alle due di notte l’ho visto boccheggiante”. Senza limiti, anche quando si parla di covid: “Pure se ci ammaliamo tutti di covid che ci frega, domani è finito Sanremo…Ognuno ha fatto il suo, ci porteranno via malati a casa ed è finita la storia. Tutto il gruppo: sala stampa, artisti, talent…prendono ‘ste caserme sgangherate e ci mettono lì. Fanno il gruppo Sanremo 2022 e stiamo là, fine. Che dobbiamo fare, sotto questo cielo stiamo…”.

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