Esequie solenni alla chiesa degli Artisti per il giornalista e conduttore
Ultimo saluto a Roma per Maurizio Costanzo, storico giornalista scomparso il 24 febbraio a 84 anni. Il feretro del conduttore è partito dal Campidoglio, dove si è svolta la camera ardente, per dirigersi alla chiesa degli Artisti, dove si sono svolti i funerali solenni. Alle 14 già centinaia le persone che si erano raccolte in piazza del Popolo per partecipare alla cerimonia: lettere di ringraziamenti, foto, chi ha portato i colori della propria squadra del cuore, questi alcuni degli omaggi degli italiani a uno dei più grandi personaggi della televisione.
Maria De Filippi ha fatto il suo ingresso nella Chiesa degli Artisti, seguendo di pochi minuti l’arrivo del feretro di Maurizio Costanzo. Con lei in auto, c’era Raffaella Mennoia, autrice di ‘Uomini e Donne’. Al suo ingresso, De Filippi, completo e occhiali da sole neri, è stata accompagnata per mano dal figlio Gabriele. Pochi minuti dopo è stata la volta di Pier Silvio Berlusconi. All’interno della chiesa, presente tra gli altri anche il presidente del Napoli e produttore televisivo Aurelio De Laurentiis.
Un’ora e mezza prima dell’omelia funebre i primi ad arrivare alla chiesa degli artisti per i funerali di Maurizio Costanzo sono stati Alessandra Celentano, Kledi ed Eleonora Daniele.
Dopo aver lasciato il Campidoglio, il feretro di Costanzo è passato sotto i suoi uffici prima di arrivare a Piazza del Popolo. Dove sono diversi gli artisti e i personaggi tv che stanno arrivando, ultimi in ordine di tempo Roberto Giacobbo, Gabriel Garko, Massimo Lopez, Fiorella Mannoia, il duo di comici Pio e Amedeo (“Era una persona unica”), Gerry Scotti, Paolo Sorrentino, Valerio Scanu e Vladimir Luxuria.
L’omelia di don Insero
A celebrare è don Walter Insero: “Fratelli e sorelle, siamo qui oggi per accompagnare con la nostra preghiera l’anima di Maurizio – ha detto – torna nella casa del padre, lo facciamo con la consapevolezza che è vero, si è chiuso il sipario, ma è finito il primo atto, la sua vita e la sua anima continua ad amare e volere bene e sentire il nostro amore. Oggi siamo al cospetto di un Dio che non è dei morti ma della resurrezione e della vita”.
“Negli ultimi tempi si è sempre più avvicinato ai valori cristiani. Si chiedeva da tempo cosa c’è dietro l’angolo, o declinandola meglio cosa c’è dietro la morte. Abbiamo parlato a lungo di religione. Non era un praticante credente ma alla fine ha alzato lo sguardo al cielo e ha invocato la protezione della vergine Maria“, ha continuato don Insero.
“Ho incontrato Maurizio circa due anni fa, pensavo di trovarmi davanti un giornalista con un approccio magari un po’ ‘mangia-preti’, ma ho trovato invece una persona accogliente e amorevole. Maurizio fin da bambino voleva fare il giornalista, giocava con la saponetta e con quella faceva finta che era un microfono, perché aveva una grande voglia di comunicare. Dai 17 anni, quando si propose al Paese Sera, è stato un uomo molto intelligente, estremamente curioso, sempre a cercare la novità e scoprire”. Così ha continuato l’omelia il sacerdote. “Era molto attivo, non riusciva mai a stare fermo – ha sottolineato – È stato un uomo umile, conduceva una vita molto semplice, era un uomo leale, manteneva la parola data ed evitava di giudicare gli altri. Sempre propenso a capire le ragioni degli altri. Molto abitudinario, amava lo sport e la Roma ma era un pigro e non era certo uno sportivo praticante. Era una persona sincera, non aveva secondi fini”.
“Il suo rapporto con Maria (De Filippi, ndr) era di tenerezza, stima, amore, complicità. Un forte senso di protezione verso le persone della sua famiglia e quelle che lavoravano con lui, ha aiutato tanti artisti che avevano bisogno di tornare a lavorare. Un’attenzione che lui ha sempre avuto per gli altri. Non dava importanza al denaro, non era avido, riusciva anche a condividere con gli altri. Il teatro è stata la sua grande passione, uno dei valori che ha sempre testimoniato è stata l’amicizia. Con Gassmann, Giorgio Assumma, Alberto Sordi ed Enrico Vaime. Aveva un grande amore per gli animali, i cani ma anche gli uccellini ai quali faceva avere del cibo”, ha aggiunto don Insero, ricordano la stima che Costanzo provava per Papa Giovanni Paolo II e per Papa Francesco. “Lo commuoveva la povertà delle persone – ha quindi concluso il parroco – ha aiutato per diverso tempo chi era in difficoltà. Incontrò una volta una poetessa che era in miseria, la aiutò mensilmente”.
Gerry Scotti legge preghiera degli artisti
“Signore, volgi i tuoi occhi sul nostro lavoro, quello dei tuoi artisti, quelli che mettono la benzina alle ali per essere più vicino a te e aiutare i fratelli. Perdonaci se siamo fragili, incostanti, ma siamo uomini. Donaci la tua forza. Preghiamo per tutti gli artisti, fa che possiamo aiutare gli uomini attraverso la nostra arte. Donaci ali stupende per farci alzare fino a te”. Questi alcuni dei versi più belli della preghiera degli artisti letta da Gerry Scotti durante la cerimonia funebre di Maurizio Costanzo, poco prima della fine della messa.
Feretro esce da chiesa con sigla Costanzo show
Ad accompagnare il feretro di Maurizio Costanzo all’uscita dalla chiesa degli Artisti dove si sono svolti i funerali del celebre giornalista e conduttore tv, è stata diffusa la famosa sigla del ‘Maurizio Costanzo Show’. Sotto gli occhi dei figli commossi e della moglie Maria De Filippi, che ha applaudito il feretro e a sua volta ha ricevuto applausi da parte dei tantissimi presenti.
Folla fuori dalla chiesa: “Grandioso e insostituibile”
“Maurizio grandioso e insostituibile“. Così recita un cartello davanti alla Chiesa degli Artisti. A seguire l’omelia attraverso il maxischermo fuori dalla chiesa, centinaia di persone. “Una persona unica che ci ha accompagnato per anni, una grande persona, uno di noi. Ci mancherà”, sono le parole di una ragazza da ore dietro la transenna per rendere l’ultimo omaggio a Costanzo. “Per noi non morirà mai, era speciale“, ha aggiunto una donna anziana.
“Quei selfie con Maria? Vergognoso, ma si puo fare una cosa del genere? Non c’è rispetto, persone senza cuore, in un momento così particolare. Maria è stata una signora, secondo me non si è resa conto. Io l’ho seguito sempre Maurizio, mi mancherà tanto, la tv non sarà piu la stessa“. Così una signora davanti alla Chiesa degli Artisti in merito ai selfie che alcune persone hanno chiesto alla moglie del giornalista, Maria De Filippi, alla camera ardente, in Campidiglio. “Una cosa stupida e inopportuna, ma lei è stata una grande signora anche se personalmente avrei evitato di fare quei selfie. Maria alla fine si è compattata alla grande, anche nel dolore ha fatto cio che la gente chiedeva”, ha aggiunto un giovane presente davanti alla chiesa.
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