L'artista deceduto a 80 anni all'ospedale San Raffaele

Saranno celebrati domani a Milano alle 11 nella Basilica dei Santi Nereo e Achilleo i funerali di Toto Cutugno morto ieri a 80 anni. Il celebre cantautore si è spento all’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato. “Siamo ancora increduli, Toto”, le prime parole del Nuovo Imaie, a cui Cutugno era iscritto.

“Poco più di un mese fa avevi tagliato il traguardo degli 80 anni. Tu, che hai scritto i testi delle canzoni italiane che tutti ricordano e amano cantare a tutte le latitudini del pianeta. Canzoni, che con la tua generosità hai regalato anche a colleghi come Adriano Celentano, Fausto Leali, I Ricchi e Poveri, Miguel Bosè, Johnny Halliday, Dalida e Luis Miguel (citarli tutti sarebbe un’impresa). Ti ricorderemo sempre e dentro di noi ti lasceremo cantare…con la chitarra in mano. Ciao Toto, si, il cielo ti attende. I tuoi colleghi e amici del Nuovo Imaie”.

Fabio Fazio ricorda Toto Cutugno: “Era una persona gentile. Mi legano a lui ricordi indimenticabili. La sua scomparsa lascia un grande vuoto ed è un grande dolore”, ha scritto sui social.

Al Bano: “Non capito in Italia”

“L’ho conosciuto benissimo. Ci siamo incontrati in Francia nel 1976 per una trasmissione tv e poi a Tokyo nel 1980 al Festival Yamaha. Persona molto simpatica, divertente, con quella faccia da burbero. Grande musicista, purtroppo in Italia non l’hanno capito come avrebbe meritato” dice a LaPresse Al Bano.

All’estero invece Toto ha avuto un grande successo – prosegue Al Bano – le sue canzoni sono state cantate da grandi interpreti in Francia e Germania. In Russia era un numero 1. Alla festa dei miei 70 anni in Russia c’era anche lui e fu un grande successo. Circa 15 anni fa mi chiamò – essendo io uno dei fondatori dell’ospedale San Raffaele di Milano – affinché gli segnalassi un professore per curare il suo male. Un male grave, visto che i medici allora mi dissero che aveva solo 5 mesi di vita. Invece lui è stato grandissimo, ha resistito 15 anni. Un vero miracolo”.

Il ricordo di Lippi

“Aveva descritto con parole e musica un’Italia di 50 anni fa. Una poesia scritta da un Italiano, un Italiano vero. Ci lascia un’eredità piena di poesie musicali”. Così Claudio Lippi ricorda sui social il cantautore scomparso. “Una generazione che, come vuole la legge della vita, prima o poi finisce. Non so cosa sarà delle nuove generazioni e non sono molto ottimista. Si parla molto e da tanto del futuro dei giovani ma non credo si faccia niente per creare loro la possibilità di un futuro fatto di gratificazioni e di occasioni per dimostrare e premiare il talento. Ho perso un altro amico, un grande poeta e l’Italia ha perso un ‘Italiano vero’. Riposa in pace Salvatore, in arte Toto Cutugno”, conclude.

I Nomadi: “Salutaci le stelle”

“Un altro pezzo della musica italiana ci ha lasciato! Ciao Toto, salutaci le stelle”. Così i Nomadi salutano sulla loro pagina Facebook il cantautore.

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