Il paroliere: "Pericolosissima, ho sentito un brano che sembrava il mio"
Mogol contro l’uso dell’AI in musica. “L’uso dell‘intelligenza artificiale per la creatività è pericolosissimo, io so che si può scrivere una canzone con lo stile di Migliacci, in un secondo arriva una canzone che si può depositare. Non è una canzone scritta, che lui ha formulato in base alle indicazioni. Si potrebbero depositare migliaia di canzoni”. Così Giulio Rapetti, in arte Mogol, a LaPresse, interpellato sull’uso dell’IA in musica. “Per la Siae, per la proprietà del diritto, di chi ha scritto, è pericolosissima – prosegue -. Mi hanno fatto vedere una volta cosa ci si può fare, ho ascoltato un brano riprodotto con questa tecnologia e sono rimasto a bocca aperta, sembrava proprio un brano scritto da me per Battisti. Come tutte le novità, può anche essere positiva, ma sotto il profilo della creatività è pericolosa. Poteva essere scritto da Mogol, da Migliacci, da chiunque. Mi ha fatto capire che è un pericolo. Penso che possa essere utile per quanto riguarda la scienza, non per l’arte”, è l’allarme lanciato da Mogol.
“Mai un inedito di Battisti con AI”
“Un inedito di Battisti ricostruito con l’intelligenza artificiale? Anche se fosse possibile non lo farei mai con Lucio. Lo trovo una cosa scorretta, per quello che mi riguarda. Che qualcuno firmi qualcosa da una macchina non è una cosa corretta”. Così l’autore Giulio Rapetti-Mogol a LaPresse, interpellato sull’uso dell’intelligenza artificiale in musica.
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