Il direttore artistico nella conferenza stampa della vigilia: "Io innamorato ma tutte le cose devo terminare"
La quinta fatica e anche l’ultima. Non passa momento in cui Amadeus non ribadisca la sua voglia di concludere la sua avventura da direttore artistico del Festival di Sanremo, fermandosi a cinque edizioni consecutive come Pippo Baudo. Lo ha fatto anche rispondendo alle domande in conferenza dalla sala stampa dell’Ariston: “Anche io sono innamorato del Festival, il Festival ci appartiene. Credo che tutte le cose giustamente devono terminare. Sono lusingato di questo affetto, della Rai e del pubblico, ma credo che questi cinque anni siano sufficienti per chiudere con una festa bellissima”. Sembra un lascito, e a sentirglielo ripetere quasi viene da crederci. Ma con riserva, visto che lo stesso Fiorello alla fine si è lasciato scappare una battuta: “Il prossimo anno farà fare la prima serata a un altro e poi ci si rimetterà lui, avete visto cosa ha fatto con il regolamento?”. Il riferimento era alla motivazione di Amadeus nell’accettare il brano di Geolier esclusivamente in napoletano al Festival della canzone italiana: “Ho scritto il regolamento e me lo sono cambiato, perché da direttore artistico ho deciso che quella canzone potesse partecipare”. C’è chi è curioso di sapere se Amadeus ha la sua preferita in pronostico: “Quest’anno è veramente incerto. Ma penso che nella top 5 ci sarà una sorpresa che nessuno si aspetta”.
Gli ospiti delle cinque serate
Insomma, al suo quinto Festival, Sanremo è diventato il ‘suo’ festival, e Amadeus per dirla alla romana ormai se la canta e se la suona. Così come farà per tante ospitate, da John Travolta (“Gli farò fare qualcosa che non ha mai fatto…”) a Russell Crowe, alla certezza che stavolta “non ci saranno presenze istituzionali, lo scorso anno il presidente Mattarella ha fatto un regalo al festival e lo ringrazierò sempre, Zelenski aveva manifestato il desiderio di leggere una lettera. Ma quest’anno non abbiamo richieste di questo genere, quindi non penso che ci siano nomi istituzionali a meno di qualcosa all’ultimo momento”. Anche se quando c’è stato da avallare una protesta “sacrosanta” l’invito agli agricoltori è partito direttamente ed è stato anche accolto. Gli ospiti, così come i temi, comunque non mancheranno: “Nessun co-conduttore farà un monologo, ci saranno un paio di cose personali, per esempio Giovanni Allevi tornerà a calcare un palco di un teatro dopo due anni terribili e sta lottando uscendone vincitore. Oltre che a suonare Allevi si farà testimonial raccontando della battaglia che fanno molte persone nella sua situazione, si farà portavoce”, ha annunciato Amadeus, mentre “martedì invece avremo la mamma di Giovambattista Cutolo che ci parlerà di questo dramma, un ragazzo, musicista, morto per una lite per un parcheggio”, ha proseguito Amadeus, che invece per giovedì avrà ospiti “Stefano Massini e Paolo Jannacci che saranno con noi in una serata, canteranno una canzone che farà riferimento alle morti sul lavoro, che in Italia sono troppe”. Dopo il ‘no’ di Jannik Sinner non ci saranno ospiti sportivi al Festival (ad eccezione delle Farfalle azzurre sul palco venerdì con Mr. Rain) ma “si parlerà di Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, mercoledì”. Resta la curiosità su come Amadeus, dopo l’annuncio dei giorni scorsi, avrà deciso di omaggiare Toto Cutugno.
Amadeus in conferenza stampa: “Bello vedere una sala così piena”
Durante la conferenza stampa, è arrivato anche il saluto e il ringraziamento alla coppia Ama-Fiorello, al Comune e ai giornalisti da parte dell’Ad Rai Roberto Sergio, mentre il dg Giampaolo Rossi ha tenuto a ringraziare tutti i dipendenti Rai e ricordare che “la macchina organizzativa del Festival di Sanremo è la massima espressione di ogni singolo reparto dell’azienda”. “Sembra di tornare al 2020, una bella immagine vedere la sala stampa così piena. Sono accecato dalle luci, modello Paola Ferrari, che saluto”, ha scherzato quindi Ama dando il benvenuto ai tantissimi giornalisti presenti in sala stampa all’Ariston. “Nasco da una radio/tv commerciale da ragazzo”, incalza ancora il conduttore, rassicurando anche sul fatto che non ci saranno problemi sul voto delle radio, anche di quelle che hanno co-produzioni con i cantanti in gara. Sul fronte della tecnologia, “non sono ipertecnologico – conclude Amadeus – ma mi affascina. L’intelligenza artificiale può essere d’aiuto, ma non deve sostituire. Questo è il concetto”.
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