Amadeus e Fiorello chiudono la 74esima edizione lasciando l'Ariston su una carrozza come Cenerentola
Ribaltone finale al Festival di Sanremo, con Angelina Mango che strappa la vittoria della kermesse battendo sul filo di lana il rapper napoletano Geolier. Il voto finale ha premiato ‘La noia’ della cantante potentina, e scritta da Madame, favorendolo a ‘I p’ me tu p’ te’. Un trionfo accolto con un grandissimo applauso della platea. “Grazie a tutti, siete matti”, ha detto commossa e incredula Angelina Mango, tornata sul palco per la cinquina finale, dopo averlo lasciato chiedendo scusa al pubblico per la caduta durante la sua esibizione. Decisivo a suo favore risulta il voto espresso dalla sala stampa e dalle radio. Quello espresso dal televoto ha visto vincere nettamente Geolier con il 60%, appena il 16% per Angelina.
Fiorello sul palco con Amadeus
L’ultima serata del Festival di Sanremo è la summa di questa 74esima edizione, con tutti e trenta i cantanti in gara chiamati sul palco dell’Ariston per riproporre per l’ultima volta i loro brani. Il duo Amadeus-Fiorello conferma la sua irresistibile carica intrattenitiva con lo showman siciliano scatenatissimo sin dal suo debutto sul palco, interpretando una particolarissima ‘Vecchio Frack’, sulle note di Billie Jean di Michael Jackson, con coreografie al led. Sotto lo sguardo dell’ad della Rai, Roberto Sergio, e il dg Giampaolo Rossi, e al sottosegretario all’editoria Alberto Barachini la gara entra subito nel vivo. Ad aprire le danze sono Renga e Nek, seguiti da BigMama e Gazzelle.
L’esibizione di Dargen D’Amico vede il rapper milanese regalare i suoi fiori a Mara Venier e darle due baci sulla bocca dopo averla raggiunta in prima fila. Intanto il record di accessi al
televoto crea non pochi problemi al sistema, con il servizio di sms in tilt. I cantanti in gara, attraverso i rispettivi canali social, invitano quindi i loro fan a non mollare e continuare a votare per loro. Lo spettacolo continua con un Fiorello sempre più mattatore. Vittima designata, neanche a dirlo, l’amico Amadeus. “Uno che fa il 67% – dice Fiore -, Ama tu non sei un partito politico, tu sei una coalizione”. “Questo vince le Europee e si prende l’Eurovision”. Momento ipnotico sul palco dell’Ariston, poi, per la perfezione stilistica e fisica di Roberto Bolle. L’etoille si esibisce con il corpo di ballo del Béjart Ballet di Losanna danzando sulle note del Bolero di Ravel.
L’appello di Ghali: “Stop al genocidio”
Il tema della pace e dell’appello al cessate il fuoco irrompe nell’ultima serata del festival. “Stop al genocidio” è stato l’invito rivolto dal rapper milanese Ghali al termine dell’esecuzione del suo brano ‘Casa mia’. Cartelli con le scritte “Stop genocidio”, “cessate il fuoco” e bandiere della Palestina sono state invece mostrate da alcuni ragazzi che ballavano sulla Nave Costa Smeralda, dove si stava esibendo Tedua. “La vostra sicurezza – ha detto il rapper genovese – non si trasformi in arroganza”. Sulle note di ‘Non ho l’età’, che quest’anno compie 60 anni, una elegantissima Gigliola Cinquetti riporta l’Ariston indietro nel tempo. L’emozione diventa commozione quando Amadeus ricorda la tragedia delle foibe: “Una vicenda a lungo dimenticata – dice – che appartiene all’epoca oscura delle dittature e ci fa riflettere sul valore della memoria e soprattutto della verità”.
Poco prima di conoscere il verdetto sale sul palco Lazza ad un anno dalla fortunata partecipazione al festival. Conclusa l’esibizione, il rapper milanese abbraccia il suo maestro di pianoforte Aleksander Zielinski.
I saluti di Amadeus e Fiorello, che lasciano il teatro Ariston a bordo di una carrozza sulle note de ‘I sogni son desideri’ del film Cenerentola, si chiude anche questa edizione del Festival di Sanremo. L’appuntamento è per l’anno prossimo, senza gli ‘Amarello’ probabilmente ma con lo stesso entusiasmo che si rinnova da 75 anni.
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