Flaminia Bolzan, intervistata da LaPresse: "Lo schermo in parte protegge, ma dall’altra amplifica"
Da Sangiovanni ai La Sad, si moltiplicano gli artisti che parlano di depressione e terapia. “Con il successo spesso ci si trova proiettati in una sorta di Olimpo, un contesto che fino a un momento prima poteva appartenere solo alla dimensione del ‘desiderio’, ma ben presto ci si rende conto che è anche e soprattutto nell’Olimpo che si sperimentano le pressioni e vengono a galla i conflitti. L’idea di dover sempre ‘performare’ per rimanere sul pezzo, la difficoltà di bilanciare la dimensione dell’essere in relazione alle aspettative altrui, il timore di non potersi ripetere, il bisogno di sicurezza, sono tutti elementi che possono concorrere a determinare negli artisti, così come negli sportivi di altissimo livello, una condizione psicologica a volte difficile da gestire. Una condizione che prosciuga, lentamente logora” dice a LaPresse la psicologa Flaminia Bolzan, parlando dei diversi casi di crisi degli artisti nell’ultimo periodo post-Sanremo. Sangiovanni si è ritirato per un anno per dedicarsi al recupero della propria salute mentale e del proprio benessere, Theo dei La Sad ha dichiarato di essersi sentito “staccato dalla realtà. Per chi soffre di depressione non è facile”.
Prima ancora, Kekko dei Modà aveva parlato di depressione e anche Tiziano Ferro aveva ammesso di soffrirne. Alla domanda se c’è un legame con la società attuale, fatta di social e schermi che in qualche modo proteggono gli artisti fino alla nuda e cruda verità, oltre al palcoscenico e il voto del pubblico da casa, Bolzan sintetizza: “Lo schermo in parte protegge, ma dall’altra amplifica. Lo schermo deresponsabilizza e filtra, ma in un tempo in cui la dimensione del virtuale sembra essere quasi più pressante del reale mi verrebbe da dire che la nuda e cruda verità è determinata solo dalle ‘tempistiche’. Davanti ad un pubblico senti spesso di non poter sbagliare, percepisci la critica in maniera più impattante e non puoi ‘ripetere’. Sei lì, con tutte le tue fragilità”.
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