L'artista americano incriminato da un gran giurì federale, l'atto d'accusa è al momento secretato
Il rapper statunitense Sean ‘Diddy’ Combs, noto come Puff Daddy, che affronta una serie di accuse di aggressioni sessuali da parte di diverse donne, è stato arrestato lunedì a New York dopo essere stato incriminato da un gran giurì federale. L‘atto d’accusa è stato secretato e i dettagli delle accuse al momento non sono stati resi noti dai pubblici ministeri, ma il procuratore Usa a Manhattan, Damian Williams, ha confermato in un comunicato che gli agenti federali hanno in custodia Combs.
“Ci aspettiamo che l’atto d’accusa venga reso pubblico in mattinata e avremo ulteriori informazioni a quel punto”, ha dichiarato Williams. Secondo quanto riferito da una fonte ad Associated Press, Combs è stato arrestato nella hall di un hotel di Manhattan. L’avvocato difensore ha dichiarato che Combs stava collaborando con le indagini e si era trasferito a New York la scorsa settimana in previsione delle accuse. “Siamo delusi dalla decisione di perseguire quello che riteniamo un procedimento ingiusto nei confronti del signor Combs da parte dell’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti”, ha dichiarato l’avvocato Marc Agnifilo, descrivendo il suo cliente come un’icona della musica e un “amorevole padre di famiglia”. “È una persona imperfetta, ma non è un criminale”, ha dichiarato il legale. E ancora: “Vi preghiamo di riservare il vostro giudizio fino a quando non avrete tutti i fatti. Questi sono gli atti di un uomo innocente che non ha nulla da nascondere e non vede l’ora di chiarire il suo nome in tribunale”.
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