L'opera andrà in onda sabato 21 settembre alle 21.25

Un viaggio alla scoperta del mito di Sophia Loren, che oggi compie 90 anni, e della sua vita narrata da lei stessa in prima persona, attraverso materiali di repertorio, foto rarissime, filmati inediti, interviste radiofoniche e televisive, italiane ed internazionali, con il commento di sei attrici italiane che con l’attrice hanno un rapporto personale di stima e amicizia. È il documentario “Sophia!”, diretto da Marco Spagnoli – già candidato 3 volte al David di Donatello per il miglio documentario e vincitore di un Nastro d’Argento – scritto da Simona Sparaco e Marco Spagnoli, prodotto da Marco Durante, presidente di LaPresse, con Rai Documentari e Luce Cinecittà, in onda sabato 21 settembre alle 21.25 su Rai 3.

Impreziosito dall’archivio fotografico e video de LaPresse che solo dell’attrice vincitrice di due Oscar possiede 19.000 scatti, ‘Sophia!’ è la narrazione della nascita e dell’affermazione di una grande attrice: l’amore per Carlo Ponti, il flirt con Cary Grant, la devozione per Vittorio De Sica, l’amicizia e la complicità professionale con Marcello Mastroianni, la caparbietà con cui ha voluto a tutti costi diventare madre, la vittoria di molti premi internazionali, ne fanno l’ultima grande Diva del cinema internazionale, icona dell’eccellenza italiana amata in tutto il mondo.

Seguendo Sophia Loren nel corso del tempo, il docufilm spazia dall’Italia della Seconda Guerra Mondiale a oggi, tra miserie e splendori, povertà e ricchezza, come seguendo da vicino una sorta di Cenerentola post moderna, determinata non solo a essere brava, ma perfetta in ogni cosa, al punto di ricevere un premio insieme a Walt Disney, di essere diretta da mostri sacri come Charlie Chaplin, Stanley Donen e Robert Altman e di lavorare al fianco di divi come Marlon Brando, Charlton Heston, Peter Sellers. Un film documentario nato per celebrare la carriera e il mito stesso di questa grande attrice, che si avvale anche della testimonianza di sei sue colleghe che, oltre a essere cresciute nell’ammirazione per Sophia Loren, ne raccontano e analizzano l’eredità artistica e – in un certo senso – spirituale: Claudia Gerini, Matilde Gioli, Margareth Madè, Ludovica Nasti, Lina Sastri, Valeria Solarino.

Il tutto in un ‘non luogo’ come gli Studi di Cinecittà, che della giovane Sophia furono la culla artistica. È qui che la si vede camminare con un abitino rosso, giovanissima, ignota e speranzosa, ed è ancora qui, oltre sessanta anni più tardi, che altre attrici riflettono sulla sua figura, le sue qualità uniche e fuori dal tempo. Bellezza, fascino, rigore, resilienza, senso della famiglia, lealtà, onore, disciplina costituiscono le dimensioni narrative di un racconto unico ed emozionante che ha al centro una grande Diva che ha saputo essere, prima di tutto, una grande donna, insuperata, insuperabile, diventata un’icona italiana del cinema internazionale, cui tutti siamo grati per il fascino e la bellezza con cui ha accompagnato la sua arte.

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