Gabriel Garko: “Il coming out? non l’avrei mai fatto, sono stato costretto”

L'attore ospite di Nunzia De Girolamo a 'Ciao Maschio': "Mi sono trovato in un momento particolare della mia vita"

C’era qualcuno che mi impediva di essere me stesso, sotto tanti punti di vista, perché dal momento in cui blocchi. L’aspetto della sessualità, vuol dire che blocchi tutto, è come una piccola palla di neve che rotolando diventa immensa. Fosse stato per me, per come ragiono io e per quanto sono riservato, il famoso coming out, non l’avrei mai fatto. Perché io sono dell’opinione che fino a quando esisterà il coming out, significa che non si è realmente liberi. Se qualcuno deve sempre denunciare quali sono le proprie preferenze. Io ho sempre detto, per quale motivo un etero non deve denunciarsi come tale, o per quale motivo un etero non deve denunciare quello che gli piace fare. Ognuno è quello che vuole essere. Però purtroppo io mi sono trovato in un momento particolare della mia vita, dove o lo facevo io stesso il coming out o veniva fatto da terzi in maniera brutta”. A confessare, ospite di Nunzia De Girolamo a Ciao Maschio, è Gabriel Garko.

 
“Ho cercato di farlo – ha continuato – nel modo più naturale possibile, nel modo più sincero possibile. Però l’ho fatto e devo dire mi sono liberato di un grandissimo peso. Forse da tanti è stato visto spettacolarizzato o cose del genere, ma non è stato questo l’intento. È stato proprio un intento di corsa verso qualcosa a cui volevo sfuggire e farlo in un modo per me dignitoso, per poi poter tornare a rilavorare come se nulla fosse successo. Questo era il mio più grande obiettivo”.