La donna aveva 69 anni ed era malata da tempo: il rapporto burrascoso con il rapper è oggetto di diverse canzoni del figlio

È morta a 69 anni Debbie Nelson, la madre del rapper Eminem, il cui rapporto burrascoso con il figlio è noto attraverso i testi delle canzoni dell’artista. Lo ha annunciato Dennis Dennehy, da tempo rappresentante di Eminem.

La causa della morte non è stata riferita, ma la donna lottava contro un cancro ai polmoni. Da quando il rapper di Detroit è diventato una star, il rapporto difficile con la madre non era un segreto.

Il cantante l’aveva addirittura “denigrata” in canzoni come il singolo del 2002 ‘Cleaning Out My Closet‘. Mentre nella hit ‘Lose Yourself‘, parte della colonna sonora del film ‘8 Mile’, i suoi sentimenti sembravano essersi placati.

La storia di Debbie Nelson

Debbie Nelson, nata nel 1955 in una base militare in Kansas, aveva intentato e patteggiato due cause per diffamazione a causa delle dichiarazioni di Eminem su di lei in riviste e talk show radiofonici. E nel suo libro del 2008, dal titolo ‘Mio figlio Marshall, mio figlio Eminem’ (il vero nome di Eminem è Marshall Mathers III), aveva cercato di mettere le cose in chiaro fornendo ai lettori dettagli sui primi anni della vita del rapper, dicendo che secondo lei aveva “dimenticato i bei momenti passati insieme”.

“Io e Marshall eravamo così legati che amici e parenti hanno commentato che era come se il cordone ombelicale non fosse mai stato tagliato“, aveva scritto Nelson, che nel libro aveva anche fornito dettagli sulla sua di infanzia, descrivendo una vita familiare violenta in cui la madre di suo padre, con cui passava le estati, era “l’unica donna nella mia grande famiglia disfunzionale a mostrare amore a noi ragazzi”.

Eminem ha vinto il premio per il miglior spettacolo hip hop agli MTV EMA 2024 ed è stato inserito nella Rock & Roll Hall of Fame nel 2022. A ottobre ha annunciato che diventerà nonno, dicendo che sua figlia Hailie Jade è incinta attraverso un toccante video musicale che è un tributo alla loro relazione.

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