Un medley di successi per la band inglese simbolo di una generazione
Da gruppo di punta della scena new romantic anni ’80, tra successi commerciali e vere proprie manie adolescenziali tali da segnare un’epoca e una generazione, al ritorno sul palco di Sanremo, già calcato proprio durante gli anni ’80, sempre al Festival. Il medley dei Duran Duran a Sanremo è un concentrato di storia pop: ‘Invisible’, ‘Notorious’, ‘Ordinary world’, ‘Girls on film’, ‘Psycho killer’ e quindi la leggendario ‘Wild boys’. A impreziosire l’esibizione l’apporto al basso, della musicista dei Maneskin Victoria De Angelis . Dall’alto dei loro oltre 100 milioni di dischi venduti, Simon Le Bon, John Taylor, Roger Tylor e Nick Rhodes, infiammano ancora l’Ariston su cui furono accolti 40 anni fa da Pippo Baudo.
Il premio di Sanremo
Carlo Conti sugella l’amore tra Festival e Duran Duran consegnando alla band il Premio ‘Amici di Sanremo’ del Comune. Ad anticipare, tra le righe, questo singolare incrocio era stato del resto già ieri in conferenza stampa il leader dei Duran Duran, che alla domanda su quale fosse il suo artista italiano preferito, si era lasciato andare ad una vera e propria dichiarazione d’amore per i Maneskin: “Sono un loro grande fan. Dovreste essere orgogliosi di avere un gruppo fantastico come questo in Italia”. Un messaggio forte e chiaro che oggi dall’Ariston riecheggia in tutto il mondo, unendo la speranza di milioni di fans che sperano di no rimanere delusi, a cominciare da sir Simon Le Bon.
Il bacio di Simon a Katia Follesa
Non sono mancati momenti comici e simpatici come ilacio a stampo sulle labbra di Simon Le Bon a Katia Follesa che si è presentata sul palco vestita da sposa con un cartello con la scritta ‘Sposerò Simon Le Bon’. Ha quindi chiesto al frontman dei Duran Duran di prenderla in moglie. Il cantante è stato al gioco e le ha risposto: “Non posso sposarti, mia moglie mi uccide”. Poi l’ha baciata. Follesa si è quindi recata in platea ed effettuato il lancio del bouquet, con Conti che le ha chiesto di stare attenta a non colpire l’ad e il dg della Rai, Giampaolo Rossi e Roberto Sergio, seduti dietro di lei.
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