Sanremo 2025, top e flop della quarta serata

Roberto Benigni e Geppi Cucciari non deludono, più impacciato Mahmood

Archiviata anche la quarta serata di Sanremo 2025 ecco i momenti top e flop. Roberto Benigni dà il via alla trasmissione con Carlo Conti e non delude, come non lo fa la co-conduttrice del venerdì sera, Geppi Cucciari. Più impacciato il “collega” Mahmood

TOP

BENIGNI
Come “Sanremo è Sanremo”, così “Benigni è Benigni”. Il Premio Oscar toscano torna sul palco dell’Ariston e inanella in un quarto d’ora una battuta dietro l’altra facendo ridere di gusto sia il pubblico in sala che a casa. Non risparmia frecciatine ironiche agli “innamorati” Giorgia Meloni ed Elon Musk, e ad Amadeus, del quale dice: “Il suo festival non è ancora finito, alcuni cantanti dietro le quinte sono ancora in attesa di cantare”. Riesce a cantare con Carlo Conti ‘Inno del corpo sciolto’ edulcorato di parolacce quello cantato da Roberto

LA COVER MIGLIORE
La realizzano Giorgia e Annalisa interpretando il brano Premio Oscar ‘Skyfall’ di Adele. Le loro voci suono fuori quota rispetto al resto dei duetti, e si arrampicano con magistrale disinvoltura e armonia su vette inarrivabili. A loro il va il Premio della Regione ‘La Liguria immersa in un mare di musica’ consegnato dal governatore ligure Marco Bucci. Sul podio anche Fedez che con Marco Masini reinterpreta ‘Bella stronza’ edulcorandola di tutti i versi che avrebbero potuto suscitare polemica e imbarazzo, sostituendoli con una intensa lettera che il rapper dedica ad un amore finito.

GEPPI CUCCIARI
Geppi Cucciari. Autentica mattatrice, ogni volta che parla lo fa per dire qualcosa di ironico e accendere in questo modo i sorrisi del pubblico dell’Ariston, della Sala Stampa e da casa. Non sbaglia un colpo, e regge alla grande l’impatto con il palco più impegnativo d’Italia.

FLOP

LA COLLANA DI TONY EFFE
Nel giorno in cui non si parla d’altro che della collana di Tony Effe, fatta togliere poco prima dell’esibizione di giovedì sera per evitare rischi di pubblicità occulta, il trapper sale sul palco delle cover con una collana a sciarpa dorata, distante anni luce da quella che avrebbe voluto sfoggiare la sera prima. L’omaggio a Franco Califano, con l’esecuzione di ‘Tutto il resto è noia’ in coppia con Noemi, complice qualche nota non proprio azzeccata dal cantante romano, non entusiasma il pubblico in sala e a casa.

MAHMOOD
Mahmood troppo impacciato. Ha vinto due edizioni del Festival di Sanremo, una voce inconfondibile, un fisico d’atleta, ma non riesce nel ruolo di co-conduttore. Il rapper milanese è troppo ingessato e spesso incespica su qualche parola di troppo, risultando poco o per nulla spontaneo. Si fa perdonare, a metà, regalando uno bel medley con alcuni suoi successi.

(Photo by Marco Alpozzi/LaPresse)

CREUZA DE MA
L’omaggio di Bresh a Fabrizio De Andrè, accompagnato dal figlio Cristiano, si trasforma in un incubo. Il rapper genovese intona ‘Creuza de ma’ ma il microfono non va. Prima interruzione. Riprendono a cantare, e dopo un po’, a cedere è il jack del sitar di De Andrè. L’esecuzione procede comunque fino alla fine, tra le smorfie dei due artisti. Soltanto successivamente Carlo Conti richiama sul palco i due per eseguire ancora una volta, la terza, il brano in dialetto genovese. Cosa che finalmente riesce senza intoppi.