Fischi dell'Ariston per l'esclusione di Giorgia e Lauro dalla cinquina finale

E’ Olly con il brano ‘Balorda nostalgia’ a scrivere il proprio nome in calce alla 75esima edizione del Festival di Sanremo. Il giovane cantautore e rapper genovese trova la vittoria davanti a Lucio Corsi, che con la sua ‘Volevo essere un duro‘, si è aggiudicato il Premio della Critica ‘Mia Martini’. Dietro di loro Brunori Sas con ‘L’albero delle noci’. A chiudere i primi cinque posti Fedez con ‘Battito’ e Simone Cristicchi, che con ‘Quando sarai piccola’ si è aggiudicato anche il premio della Sala Stampa ‘Lucio Dalla’.

Fin dalle prime battute del Festival il nome di Olly era risultato tra i papabili per la vittoria finale per apprezzamento generale del brano, presenza scenica e appeal social. “E’ una di quelle cose che non sembra vera quando capita – ha detto Olly, emozionatissimo -. Ciao a casa, papà, mamma: è assurdo ma è successo”. Olly si è anche complimentato con Lucio Corsi definendolo “cantautore potentissimo”. Corsi, stralunato, poetico e gentile, si è rivelata invece la vera sorpresa della manifestazione, ‘l’alieno’ planato sul palco dell’Ariston tenuto per mano da Topo Gigio. L’ultima serata del quarto Festival targato Carlo Conti, il primo dopo “l’era Amadeus”, va in archivio con uno spettacolo in linea con le sere precedenti, sforando di una decina di minuti i tempi previsti in scaletta.

La serata finale

In apertura la sigla firmata da Gabry Ponte fa ballare davvero ‘Tutta l’Italia’ e l’entusiasmo travolgente di Alessia Marcuzzi per poco non le gioca un brutto scherzo scendendo dalla scalinata. Insieme a lei sul palco, al fianco del padrone di casa Carlo Conti, c’è Alessandro Cattelan reduce dal successo di ascolti del Dopofestival, e che in molti vedono come possibile futuro direttore artistico della kermesse. Le collane di Tony Effe, le frecciatine social, e le polemiche che hanno accompagnato la settimana sanremese – non molte, a dire il vero – hanno lasciato spazio alla musica che è, e resta, l’indiscussa protagonista del Festival. Le esibizioni dell’ultima sera si succedono senza intoppi, con dediche sparse qua e là, ricordandoci il volto umano della gara: Kekko dei Modà rivolge un pensiero all’amico Cash scomparso 2 anni fa, Rocco Hunt manda un saluto alla mamma e Lucio Corsi omaggia il pupazzo Woody di Toy Story.

Dopo la sortita sanremese di Roberto Benigni, la “quota cultura” della serata finale è affidata ad Alberto Angela che si dice “stupito” della grande organizzazione che sta dietro le quinte del teatro Ariston, definendola una “macchina perfetta”. Angela anticipa il tema della prossima puntata di ‘Meraviglie’, dedicata alla Sicilia di Montalbano, e apre una speranza per i fans del commissario di Camilleri, raccontando di come gli interpreti della fortunata fiction gli abbiano fatto intendere la loro disponibilità a girare ancora nuove puntate.

Tra gli ospiti più attesi poi è Edoardo Bove, sfortunato calciatore della Fiorentina costretto allo stop forzato dopo avere accusato un malore in campo. Voluto fortemente da Carlo Conti per raccontare la sua esperienza, Bove ripercorre la difficoltà del momento che sta attraversando. Il 22enne ringrazia quanti gli hanno testimoniato affetto e vicinanza e poi aggiunge: “Il motivo per cui sono qui oggi è per testimoniare l’importanza del primo soccorso”.

Quindi la chiusa finale del Festival, che in qualche modo rievoca un copione già vissuto tante volte in riviera, con gli scontenti che fanno sentire i loro fischi in platea. A non andar giù sono soprattutto il settimo posto per Achille Lauro e la sua ‘Incoscienti giovani’ e Giorgia con ‘La cura per me’. I due artisti erano stati nelle cinquine finaliste delle serate precedenti, e in molti scommettevano almeno sul piazzamento di uno di loro. Scorrendo la classifica troviamo l’ottavo posto di Francesco Gabbani con ‘Viva la vita’, il tormentone dei Coma_Cose non va invece oltre il decimo. Il rap sociale di Rocco Hunt ‘Mille vote ancora’ si piazza al quindicesimo posto, mentre il tanto discusso Tony Effe si ferma al 25esimo posto. A chiudere la classifica è invece Marcella Bella, che con il suo ‘Pelle diamante’. 

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