L'attacco agli articoli che la dipingono 'cambiata' da 'Stranger Things' in poi: "Non è giornalismo, è bullismo. Una donna cresce"
Millie Bobby Brown, l’artista protagonista di ‘Stranger Things’, risponde con un video su Instagram ai commenti sul suo aspetto. “Voglio prendere un momento per parlare di qualcosa che penso sia più grande di me, qualcosa che riguarda ogni giovane donna che cresce sotto lo sguardo pubblico. Penso che sia necessario parlarne” ha scritto in un lungo post che accompagna il video. “Ho iniziato in questo settore quando avevo 10 anni. Sono cresciuta davanti al mondo, e per qualche motivo, le persone sembrano non riuscire a crescere con me. Invece, si comportano come se dovessi rimanere congelata nel tempo, come se dovessi ancora sembrare come apparivo nella prima stagione di ‘Stranger Things‘. E siccome non sono più quella, ora sono diventata un bersaglio” spiega Millie Bobby Brown.
“Parliamo degli articoli, dei titoli, delle persone che sono così disperate da voler abbattere le giovani donne”, spiega l’attrice, additando anche i media. E fa un elenco: “Perché le Gen Z come Millie Bobby Brown invecchiano così male?” di Lydia Hawken; “Cos’ha fatto Millie Bobby Brown al suo viso?” di John Ely; “Millie Bobby Brown scambiata per la madre di qualcuno mentre guida la sorella minore Ava a Los Angeles” di Cassie Carpenter; “Matt Lucas di Little Britain lancia un feroce attacco al nuovo look ‘mammesco’ di Millie Bobby Brown” — scritto da Bethan Edwards, “amplificando un insulto invece di chiedersi perché un uomo adulto stia deridendo l’aspetto di una giovane donna”.
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“Questo non è giornalismo. Questo è bullismo” dice Millie Bobby Brown. “Il fatto che dei giornalisti adulti passino il loro tempo a dissezionare il mio viso, il mio corpo, le mie scelte, è disturbante. Il fatto che alcuni di questi articoli siano scritti da donne? Ancora peggio. Parliamo sempre di supportare e incoraggiare le giovani donne, ma quando arriva il momento, sembra più facile abbatterle per ottenere click. Le persone disilluse non riescono a sopportare vedere una ragazza diventare una donna secondo le sue regole, non secondo le loro. Mi rifiuto di scusarmi per crescere”.
E prosegue: “Mi rifiuto di rimpicciolirmi per adattarmi alle aspettative irrealistiche di chi non riesce a vedere una ragazza diventare donna. Non mi farò vergognare per come appaio, come mi vesto o come mi presento. Siamo diventati una società in cui è molto più facile criticare che fare un complimento. Perché la reazione automatica è dire qualcosa di orribile invece di dire qualcosa di carino? Se hai un problema con questo, devo chiedermi: cosa ti rende così a disagio? Facciamo meglio. Non solo per me, ma per ogni giovane ragazza che merita di crescere senza paura di essere distrutta per il semplice fatto di esistere”.
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