In oltre 40 anni di carriera girò quasi 70 film: interpretò per sette volte James Bond, fu il 'papà' di Indiana Jones e vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista per 'The Untouchables - Gli intoccabili'
Addio a un mito del cinema. Si è spento a 90 anni Sean Connery, il grande attore scozzese diventato star planetaria già nel 1962 per aver impersonato il primo e indimenticabile James Bond, che interpretò sul grande schermo per sette volte. Connery si è spento serenamente nel sonno mentre si trovava a Nassau, alle Bahamas, circondato dai suoi familiari.
Connery non fu solo l'agente 007. Attore straordinariamente versatile, nella sua carriera girò quasi 70 film, spaziando dal dramma al fantasy, dal thriller a pellicole avventurose, dal genere storico alla fantascienza, fino agli action movie, lavorando con alcuni dei più celebri registi, tra i quali Alfred Hitchcock, Sidney Lumet, John Huston, Richard Attenborough, Terry Gilliam, Fred Zinnemann, Jean-Jacques Annaud, Brian De Palma, Steven Spielberg e Gus Van Sant.
Nato a Fountainbridge – un sobborgo di Edimburgo – il 25 agosto 1930, dopo aver recitato per alcuni anni a teatro Connery iniziò la carriera di attore cinematografico nel 1957 nel film 'Club di gangsters' di Montgomery Tully.
La svolta professionale, che gli avrebbe cambiato la vita, arrivò nel 1962 con 'Agente 007 – Licenza di uccidere', per la regia di Terence Young, il primo della saga ispirata all'agente segreto nato dalla penna di Ian Fleming. Saranno sette, in tutto, i film di James Bond interpretati da Connery: a 'Licenza di uccidere' seguiranno 'A 007, dalla Russia con amore', di Terence Young (1963), 'Agente 007 – Missione Goldfinger', di Guy Hamilton (1964), 'Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono)' di Terence Young (1965), 'Agente 007 – Si vive solo due volte', di Lewis Gilbert (1967), 'Agente 007 – Una cascata di diamanti' di Guy Hamilton (1971) e 'Mai dire mai' di Irvin Kershner (1983), che tuttavia non venne mai considerato un film ufficiale della saga di 007.
Negli Anni Settanta Connery tenta di smarcarsi dal ruolo ingombrante di James Bond, cercando interpretazioni che dessero prova delle sue notevoli doti attoriali. Arrivano, così tra gli altri, il poliziesco 'Riflessi in uno specchio scuro' di Sidney Lumet (1972), il fantascientifico 'Zardoz' di John Boorman (1974), il giallo – tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie – 'Assassinio sull'Orient Express' di Sidney Lumet (1974), gli avventurosi 'Il vento e il leone' di John Milius (1975), 'Robin e Marian' di Richard Lester (1976) e '1855 – La prima grande rapina al treno' di Michael Crichton (1979), lo storico 'Quell'ultimo ponte' di Richard Attenborough (1977), ambientato durante la Seconda guerra mondiale.
Negli Anni Ottanta arriva la definitiva consacrazione. Vince un Premio BAFTA come miglior attore per l'interpretazione del monaco Guglielmo da Baskerville ne 'Il nome della rosa' di Jean-Jacques Annaud (1986), tratto dall'omonimo romanzo di Umberto Eco.
L'anno successivo è diretto da Brian De Palma nel meraviglioso 'The Untouchables – Gli intoccabili', a fianco di Kevin Costner, Robert De Niro e Andy Garcia. L'intensa interpretazione dell'incorruttibile agente Jimmy Malone gli vale il Golden Globe il Premio Oscar come miglior attore non protagonista.
Nel 1989 Steven Spielberg lo vuole nel terzo capitolo di Indiana Jones. In 'Indiana Jones e l'ultima crociata' Connery interpreta il ruolo del professor Henry Jones Sr., padre di Henry "Indiana" Jones, impersonato da Harrison Ford.
Nel 1990 torna alla spy-story in 'La casa Russia', di Fred Schepisi, tratto dall'omonimo romanzo di John le Carré. Nello stesso anno è diretto da John McTiernan in 'Caccia a Ottobre Rosso', tratto dal romanzo di Tom Clancy, dove compare per la prima volta il personaggio di Jack Ryan (qui interpretato da Alec Baldwin e successivamente da Harrison Ford, Ben Affleck, Chris Pine e John Krasinski).
L'anno dopo è Riccardo Cuor di Leone in un cameo alla fine del film 'Robin Hood – Principe dei ladri' di Kevin Reynolds, mentre nel 1996 impersona Re Artù ne 'Il primo cavaliere', di Jerry Zucker, al fianco di Richard Gere e Julia Ormond.
Nel 1996 recita nel blockbuster avventuroso di Michael Bay 'The rock', ambientato nell'ex carcere di Alcatraz, insieme a Nicolas Cage. Tre anni dopo veste i panni di un ladro affascinante in 'Entrapment' di Jon Amiel, accanto alla splendida Catherine Zeta Jones.
L'ultima interpretazione di spessore di Connery risale al 2000, quando impersonò un vecchio e introverso scrittore in 'Scoprendo Forrester' di Gus Van Sant, anche se l'ultimo ruolo effettivo arrivò nel 2003, quando l'attore scozzese recitò nei panni di Allan Quatermain ne 'La leggenda degli uomini straordinari', di Stephen Norrington, ispirato al fumetto 'La Lega degli Straordinari Gentlemen'.
Oltre al Golden Globe e all'Oscar per 'The Untouchables – Gli intoccabili', nel corso della sua carriera Connery vinse altri due Golden Globe, un Premio BAFTA, un Tony Award, ottenendo decine di altri riconoscimenti in tutto il mondo.
Connery si sposò due volte: nel 1962 con l'attrice australiana Diane Cilento, dalla quale ha avuto un figlio, Jason. Dopo aver divorziato nel 1973, due anni dopo si risposò con la pittrice Micheline Roquebrune.
"Stiamo tutti elaborando per accettare questo enorme evento poiché è accaduto solo di recente, anche se mio padre non stava bene da tempo", ha dichiarato il figlio Sean nell'annunciare la morte di Connery. Oggi è "un triste giorno per tutti coloro che conoscevano e amavano mio padre e una triste perdita per tutte le persone in tutto il mondo che hanno apprezzato il meraviglioso dono che aveva come attore", ha concluso.
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