L'attrice è nella Capitale per alcuni shooting fotografici e ha risposto in esclusiva ad alcune domande

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Lisa Miranda

Da Spike Lee a Roma, Lapresse.it ha intercettato Lisa Miranda, che si trova nella Capitale per alcuni shooting fotografici. Nata a Boston, a trentadue anni Lisa si sente pronta per affrontare nuove sfide professionali dopo aver recitato nella serie televisiva “She’s Gotta Have it”, prodotta e diretta da Spike Lee. Genitori di Capo Verde, un fidanzato a Parigi e una vita in perenne movimento, “vivo sull’aereo”, ci ha confidato. 

Quando ha capito che il cinema era il suo mondo?

“Ho sempre amato l’arte, ma non ho mai pensato che quello dell’attrice sarebbe stato il mio mestiere perché io sono la prima della famiglia nata negli Stati Uniti e mi sentivo addosso una grande responsabilità. Inizialmente, volevo fare l’avvocato e ho fatto anche pratica per esercitare. Sin dai tempi della scuola mi sentivo molto portata per il dibattimento. Ma l’arte era dentro di me e anche nella mia famiglia. Ho una cugina, Josephine, che ha sempre voluto fare la ballerina. Insieme abbiamo discusso e parlato tanto e poi mi sono detta: devo vivere la mia vita, non posso avere rimpianti, voglio fare l’attrice. La mia famiglia mi ha detto che ero pazza, ma io mi sono trasferita a New York e ho iniziato a studiare, sono diventata maniacale nell’apprendere il metodo, mi sono laureata in filosofia e ho iniziato il mio percorso.

Adesso è in vacanza in Italia?

Adoro Roma. Sono qui per alcuni shooting fotografici e alcuni appuntamenti di lavoro dopo aver concluso il mio ultimo set, una commedia romantica che uscirà nel 2022 solo per il mercato americano. Si chiama “Love Afloat, diretto da Damián Romay con Alanna Smith e Travis Bravo-Thomas. Poi mi concentrerò su alcuni progetti che vorrei portare a termine, tra i quali un documentario su Capo Verde

Ci sono dei registi con i quali vorrebbe lavorare?

La mia regista preferita è Ava DuVernay (prima donna afroamericana a ricevere una nomination al Golden Globe e al Critics Choice Award come miglior regista per il film “Selma – La strada per la libertà”, ndr), ma ammiro molto Steven Spielberg. Non vorrei essere banale, ma ovviamente sarebbe un vero onore lavorare con Paolo Sorrentino.

Il mondo del cinema è stato scosso dal #MeToo. Cosa ne pensa?

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Il #MeToo è stato ed è assolutamente necessario. Anche a me sono capitati episodi, più che altro comportamenti inappropriati e a volte quelli che potremmo definire abusi verbali. In questi casi, ti salvano la possibilità di condividere ciò che ti è capitato con la tua comunità di amici. I miei amici, in quei casi, mi hanno aiutato molto perché mi sentivo veramente isolata e sola dopo che erano capitati quegli episodi ed averli vicino è stata la cosa più importante. Per me la famiglia in generale è un valore assoluto. 

Cosa vede nel suo futuro Lisa Miranda?

Amo il mio lavoro, che mi ha insegnato a guardare dentro me stessa. Proprio per questo penso che per continuare in un mestiere così intenso, si debbano avere e si debbano riuscire a trovare ogni giorno nuove motivazioni. Io continuerò a recitare finché potrò sentirmi libera.

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