David Fincher, Bradley Cooper, Sofia Coppola e Michael Mann: tutti i registi e le pellicole in corsa per il Leone d'Oro alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, al via il 30 agosto

Su 23 film selezionati alla 80esima Mostra del cinema internazionale di Venezia che andrà in scena dal 30 agosto al 9 settembre, sei sono italiani. Oltre a ‘Comandante‘ di Edoardo De Angelis (che aprirà il concorso al posto di The Challengers’ di Guadagnino), altre pellicole italiane sono ‘Enea’ di Pietro Castellitto, secondo film del regista con Sergio Castellitto nel cast, un’incursione in una Roma piena di trafficanti di droga e imprenditori senza scrupoli, ‘Finalmente l’Alba’ di Saverio Costanzo che torna dopo il successo di ‘L’amica geniale’ con un cast italo-americano d’eccezione tra cui Lily James, Alba Rohrwacher e Willem Dafoe, ambientato a Cinecittà in una notevole ricostruzione delle epoche e ‘Lubo’ di Giorgio Diritti, che in un film fiume di circa 3 ore racconta la storia di un giovane jenisch nella Svizzera degli anni 30 perseguitati dai tedeschi ma anche dagli svizzeri.

Poi ancora ci saranno i film ‘Io Capitano’ di Matteo Garrone, attesissima odissea contemporanea di due giovanissimi africani che partono da Dakar con il sogno dell’Europa e costretti invece a scoprire i pericoli del deserto, delle guerre e quindi delle carrette del mare, ‘Adagio’ di Sergio Sollima con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo e Valerio Mastandrea tra gli altri, un film su una Roma distopica circondata da incendi in una fusione tra i riti di Romanzo Criminale e Suburra. Ad annunciarli il direttore artistico del Settore Cinema Alberto Barbera.

Gli altri film in concorso: Fincher, Sofia Coppola e Bradley Cooper 

Gli altri film in concorso sono ‘Bastarden’ (The Promised Land), di Nikolaj Arcel, in cui si rinnova il sodalizio con Mads Mikkelsen nei panni di un ex ufficiale dell’esercito danese ambientato nella metà del ‘700, ‘Dogman’ di Luc Besson che va oltre il solito action movie con un memorabile Caleb Landry Jones, ‘La Bete’ di Bertrand Bonello dove l’IA fa rivivere i protagonisti nelle vite passate cancellando dalla memoria tutte le emozioni, ‘Hors-Saison’ di Stéphane Brizé che racconta di una coppia che si ritrova dopo 15 anni dalla separazione, con Guillaume Canet nei panni di un regista in crisi e Alba Rohrwacher in quelli di una pianista.

Tra le altre pellicole in corsa per il Leone d’Oro ci sono ‘Maestro’, seconda opera in regia di Bradley Cooper e biografia di Leonard Bernstein tagliata sul suo rapporto con l’amatissima moglie; ‘Priscilla’ di Sofia Coppola, la storia della moglie di Elvis Presley; ‘Origini’ della regista afroamericana Ava DuVernay, che affronta con approccio biografico le tesi di Wilkerson sul razzismo e le caste; ‘The Killer’ di David Fincher, che torna a Venezia dopo ‘Fightclub’, thriller con Michael Fassbender e Tilda Swinton; ‘Memory’ di Michel Franco, produzione indipendente americana ambientata a New York.

Infine: ‘Aku Wa Sondai Shinai’ (Evil does not exist’) di Ryusuke Hamaguchi, che racconta una società di Tokyo che vorrebbe costruire un camping di lusso in montagna mettendone in pericolo l’equilibrio ambientale fino a scontrarsi con la comunità locale, ‘Zielona Granica’ di Agnieszka Holland, ‘Die Theorie Von Allem’ di Timm Kroger, ‘Poor Things’ di Yorgos Lanthimos, ‘El Conde’ di Pablo Larrain; ‘Ferrari’ di Michael Mann, ‘Kobieta Z’ (Woman of) di Malgorzata Szumowska e Michal Englert, storia di diritti gender che decide di fare il passo molto tardi in una vita passata a lottare per i diritti, film coraggioso in una Polonia tra i più transfobici in Europa senza cadere nella retorica dell’impegnato, ‘Holly’ di Fien Troch. 

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