Lo stilista: all'evento in un chiostro nella Milano romana “Linee semplici e pulite"
Una tavola allestita con preziosi argenti e fiori, sontuosamente imbandita di frutti prelibati, come a una corte dell’Ottocento, e modelle che indossano abiti ispirati alla stessa epoca, ma rivisitati con uno sguardo al 2024. Vestiti, ma anche collane e borse fatte di pane. Una perfetta ‘mise en place’ nella presentazione della collezione ‘A room with a view, SS 24’, nuovo trampolino dell’identità stilistica di _ DENNJ_, tenutasi nella centrale via Cappuccio 7, in un chiostro a Milano, durante la Fashion Week. Capi di seta e cotone decostruiti perdono i paniers, le strutture, le tortuosità, e assumono un tono sexy, prepotente e audace tipico della fine anni Novanta/inizio Duemila. _DENNJ_, ancora alle prese con gli ultimi curatissimi dettagli della presentazione, descrive la sua collezione come ispirata a ‘una Camera con vista’. “Linee semplici e pulite – spiega lo stilista – con coulisse e drappeggi, e con un cartamodello complesso ma reso semplici agli occhi di tutti. Una donna forte con abiti dalle linee pulite e un capo senza tempo. Tutti i tessuti sono vintage o realizzati con capi destrutturati vintage, tutto sostenibile. C’è anche il denim, decolorato e invecchiato, per creare nuovi look. Molto nudo e molta trasparenza e capi che una donna può mescolare e stratificare con quelli che ha già nel suo guardaroba. Nulla si spreca”. E per la prima volta, largo al denim, grazie alla collaborazione con Archive Surplus. Nelle creazioni di _ DENNJ_, solo apparentemente, gli abiti sono semplici e freschi, ma in realtà sono tecnicamente complicatissimi. Ritmi lenti e la precisione sartoriale della provincia Emiliana sono la palestra professionale di Dennj, dove lo stilista trentacinquenne ha imparato a lavorare, lavorando. Tutto inizia con una capsule collection da tessuti deadstock e vintage, poi il sogno si fa più grande. Grazie a una esperienza breve, ma formativa in una fashion school di Milano, lo stilista comincia ad apprendere il linguaggio della moda e a conoscere i meccanismi del settore. E torna sul campo, alle sue macchine da cucire: disegna, sperimenta, tenta, immagina e realizza, affina la manualità. Stravolge e rielabora i metodi del processo creativo e traduce la sua passione per il vintage e la conoscenza di archivi storici nei tagli e, soprattutto, nei tessuti scelti, recuperati e reinventati in chiave moderna. E per Dennj la parola d’ordine è “un made in Italy che torni all’artigianalità”. La sua moda non appare mai come una riproposizione di capi old style, tutt’altro, è innovativa e moderna. Il trasporto dall’idea di abito – iconica, archetipica – ad abito indossabile, versatile, è la parte di lavoro più intensa, perché fortemente sartoriale, nella sua accezione più legata alla tradizione italiana, e contaminata da spunti poliedrici e suggestivi.
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