A un decennio di distanza il suo ricordo rimane ancora in chiaroscuro, tra luci e ombre

Il 25 giugno 2009 Michael Jackson muore per arresto cardiaco per un'overdose dell'anestetico Propofol, somministrato dal suo medico personale Conrad Murray, poi condannato per omicidio colposo. Aveva 50 anni. A un decennio di distanza il suo ricordo rimane ancora in chiaroscuro, tra luci e ombre.

Le luci degli oltre 350 milioni di dischi venduti e di un'artista che ha cambiato l'industria musicale diventando un'icona, le ombre di abusi sessuali su minori, i processi, in cui non viene mai condannato, l'accordo con la famiglia della prima vittima, un 13enne, per 15 milioni di dollari. Accuse riemerse col documentario 'Leaving Neverland' trasmesso da Hbo dove due uomini affermano di essere stati vittime da bambini di ripetuti abusi sessuali da parte della star nella sua mega-tenuta Neverland, a poche ore da Los Angeles, un parco giochi diventato degli orrori. Molte emittenti, dopo queste rivelazioni, hanno rinunciato ai tributi in suo onore.

Dall'altra, rimane indiscusso il talento fuori dal comune di Jacko, a partire dagli albori della carriera, quando a 8 anni con i suoi fratelli fa parte dei Jackson 5, la prima boy band afroamericana della storia. Si trasferisce a Los Angeles con la famiglia, seguito dal padre, con cui ha un rapporto difficile, si dice di abusi. Poi debutta da solista, grazie alla collaborazione con il produttore Quincy Jones. Ha realizzato successi planetari come 'Bad' e l'album 'Thriller', il secondo più venduto di sempre, il cui video è entrato nella storia della musica. 'Black or White' è rimasto in classifica negli Stati Uniti per settimane, ma sono anche anni di polemiche, per il colore della pelle di Jackson che diventa sempre più bianca.

Nel 1994 si sposa con Lisa Marie Presley, figlia di Elvis, un matrimonio breve e discusso, considerato da molti un tentativo di distrarre l'attenzione dalle accuse di pedofilia. Il suo desiderio di paternità lo porta ad avere 3 figli da due madri surrogate, Michael Joseph 'Prince' Jr (22 anni), Paris (21) e Prince Michael II, meglio conosciuto come 'Blanket' (17). Le immagini di quest'ultimo hanno fatto il giro del mondo quando il padre lo fa dondolare, nel 2002, quando è poco più che un neonato, dal balcone di un hotel di Berlino. Dopo un incidente durante le riprese di uno spot pubblicitario Jacko diventa sempre più dipendente dagli analgesici. E sono proprio quelli a ucciderlo nel 2009, mentre prepara il tour di addio alle scene 'This Is It'.

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