10 giorni di jazz in città: concerti, mostre, film, incontri, libri e masterclass. Da Herbie Hancock a Nubya Garcia, da Enrico Rava a Mélissa Laveaux

È stata presentata la quarta edizione di JazzMi, il festival diffuso scelto da oltre 50mila spettatori nella scorsa edizione, che anche quest'anno porterà i protagonisti del jazz internazionale sui palcoscenici di Milano, darà occasione alle nuove promesse di suonare in luoghi non convenzionali e racconterà le molte sfaccettature del jazz attraverso concerti, mostre, film, incontri, libri e masterclass. JazzMi è ideato e prodotto da Triennale Milano Teatro e Ponderosa Music & Art, in sinergia con Blue Note Milano, e realizzato grazie al Comune di Milano-assessorato alla Cultura, con il contributo di Siae, main partner Intesa Sanpaolo, sotto la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini. Per il quarto anno consecutivo saranno Triennale Milano Teatro e Blue Note Milano i luoghi da cui partire e ai quali arrivare, per vivere in pieno il festival. Oltre ai tanti concerti che ospiteranno grandi nomi del jazz internazionale e italiano, sarà possibile vedere all'opera alcuni dei migliori talenti emergenti, incontrare gli artisti e partecipare a workshop, panel e conferenze organizzate nella terza edizione di JazzDoIt. Da qui JazzMi si allargherà coinvolgendo oltre ottanta differenti spazi culturali fra cui Teatro dal Verme, Conservatorio di Milano, Auditorium di Milano, Castello Sforzesco, Palazzina Appiani, PAC | Padiglione di arte contemporanea, con nuove scommesse e straordinari ritorni.

L’edizione 2019 sarà segnata da una successione di venerati maestri e dalla celebrazione di grandi anniversari: Herbie Hancock e John McLaughlin, due splendidi laureati all'Università Miles Davis, Archie Shepp, l'intramontabile vecchio leone del free, Stefano Bollani e Chucho Valdés, un duo pianistico che promette scintille, Kenny Barron con un elegante e sofisticato piano solo. Una data saliente della Storia del jazz sarà celebrata con Mingus Big Band, a quarant' anni dalla scomparsa del sommo contrabbassista e compositore. Ai 50 anni dell'influente e innovativa etichetta ECM sarà dedicato un festival nel festival con concerti, mostre, proiezioni, incontri. Alle atmosfere fusion dei Wooten Brothers, capitanate dal titanico Victor, cinque volte premio Grammy o degli Spyro Gyra, rispondono le tendenze più recenti d'Europa con Rymden, omaggio al trio E.S.T. di Bugge Wesseltoft, il piano energico e fisico di Hiromi, la delicata vocalità di Melanie De Biasio e il travolgente Ronin di Nik Bärtsch. Arriva a JAZZMI anche uno dei più interessanti musicisti delle ultime generazioni, il trombettista Ambrose Akinmusire. JAZZMI ogni anno dedica un rilievo particolare alla nuova scena british, quest'anno con i talenti di Ghospoet e, al femminile, di Nubya Garcia e di Kokoroko. Il jazz italiano quest'anno festeggia gli 80 anni del suo migliore alfiere internazionale: Enrico Rava nel progetto Special Edition che include Gianluca Petrella e Giovanni Guidi. Ancora molti saranno i musicisti italiani protagonisti: da Fabrizio Bosso a Guido Manusardi, da Gianluigi Trovesi & Gianni Coscia al ritorno di Enrico Intra o di Paolo Fresu in una imperdibile serata omaggio alla leggenda di Chet Baker che mescolerà musica a teatro e cinema. E poi ancora tanti strumenti, tante opportunità per approfondire la conoscenza di quest’arte unica e affascinante, densa di contenuti sociali e culturali imprescindibili.

JazzMi, come ormai tradizione, diventa una nuova occasione per vivere e riscoprire i quartieri della città fuori dal centro, quelle zone periferiche sempre più rilevanti nel racconto delle trasformazioni di Milano che offrono la possibilità di ascoltare jazz in luoghi simbolici. Nei weekend sono articolati quattro percorsi lungo la giornata che permettono, di concerto in concerto, di esplorare Milano e scoprire il suo tessuto sociale e culturale fra mercati, chiese, palestre e spazi sociali: Gratosoglio, Corvetto, Chiaravalle, Casoretto, via Padova, Bovisa e Dergano

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