Il cantautore dà alle stampe 'Torneremo ancora' ma alla presentazione non c'è. Il manager Cattini: "Quando lo sentiamo dice che sta bene, ma non sufficientemente da essere qui a parlare".
'Torneremo ancora': non è solo il titolo dell'ultimo inedito di Franco Battiato e del suo album, ma sembra quasi una dichiarazione di intenti. In un momento delicato per la salute del Maestro, dopo indiscrezioni circolate per tutta l'estate, Battiato – spiega il suo ufficio stampa – "è malato, ma questo non gli ha impedito di lavorare al progetto". E il suo storico manager, Francesco Cattini, precisa: "Non possiamo dire che stia male. Quando lo sentiamo dice che sta bene, ma non sufficientemente da essere qui a parlare". E infatti, il musicista siciliano alla presentazione del suo lavoro non c'è. Per lui parla Cattini, insieme a Francesco Messina e Pino Pischetola, suoi collaboratori. Nessun altro dettaglio sulle condizioni di salute del Maestro, ma tanti, invece, sul progetto musicato dalla Royal Philarmonic Concert Orchestra. Prima di tutto sull'inedito, nel quale la voce di Battiato è stata registrata fra il 2016 e il 2017. "La canzone – raccontano – nasce dalla richiesta di Caterina Caselli che stava raccogliendo idee per l'album di Bocelli e chiese con insistenza a Franco. Lui si mise a lavorarci. Poi in quel disco non è entrato. E Franco non è uno che tiene brani nel cassetto".
Poi il resto dell'album, che nasce dalla serie di concerti di Battiato con l'orchestra. I brani sono tutti registrati dal vivo, proprio durante quel tour. I più grandi successi del cantautore in una veste nuova, "sinfonica", la definiscono. E spirituale, fattore che ritorna anche nella copertina: una foto scattata da Messina. "Ci siamo inventati delle persone su un bagnasciuga lunghissimo, infinito. È il Mar Adriatico in un momento di bassa marea. L'immagine è riuscita dopo tanti tentativi, ho capito perchè: non era estate, le persone erano vestite e sembrava una scena teatrale studiata. Il testo di 'Torneremo ancora' porta con sè un messaggio, ossia che dobbiamo provare a evolverci. Franco in questo momento ama molto la vicinanza creata fra gli insegnamenti spirituali dei buddisti tibetani e la fisica quantistica".
Poche le differenze, secondo i collaboratori, fra la nascita di questo lavoro e quelli precedenti. "Franco non è venuto a Londra come le altre volte per registrare gli archi e invece di venire a Milano a sentire i missaggi, glieli ho portati io a Milo. Ma quando ha sentito il lavoro finito, si è emozionato. Quando penso a tutto questo, le polemiche vanno via", dice Pischetola. Anche quelle sollevate da Roberto Ferri, che ha fatto pensare che ci fossero altri brani da parte di Battiato, registrati da tempo. "La canzone di cui parla Ferri esiste, ma era destinata a un altro artista. E c'è la voce guida di Franco", spiegano i collaboratori. Ma, almeno per ora, sembra che quella canzone non verrà alla luce.
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