il giudice ha rinviato all'11 marzo la decisione
Michele Bravi ha chiesto di patteggiare un anno e mezzo per l'incidente del novembre 2018 a Milano nel quale perse la vita a una 58enne in sella a una moto. La procura ha accolto la richiesta,
Il cantante, difeso dall'avvocato Manuel Gabrielli, deve rispondere di omicidio stradale. É stato il presidente dell'ufficio gip Aurelio Barazzetta a decidere di rinviare il procedimento, dopo che il legale dell'Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, l'avvocato Emilio Perfetti, ha chiesto di costituirsi parte civile. Il giudice si è riservato di decidere nella prossima udienza, durante la quale si pronuncerà anche sull'accordo raggiunto dalla difesa di Bravi e dal pm Cerreti in merito al patteggiamento.
In udienza erano presenti i due fratelli della vittima che, secondo l'avvocato Gabrielli, "non hanno alcuna remora nei confronti del cantante, che si è sempre comportato in modo corretto. Ha anche scritto una lettera due o tre mesi dopo l'incidente rappresentando il dolore che provava, e la sua vicinanza ai familiari per quello che era successo". Il cantante, inoltre, subito dopo l'incidente aveva postato su tutti i social network dei messaggi di cordoglio per l'accaduto. Aveva anche annullato tutti gli appuntamenti pubblici e per diversi mesi era stato lontano dalle scene.
Il legale di Bravi e il pm Alessandra Cerreti hanno trovato un accordo per un patteggiamento di un anno e 6 mesi (con pena sospesa) a carico del cantante. Accordo che con ogni probabilità verrà ratificato dal presidente dell'ufficio gip Aurelio Barazzetta nel corso della prossima udienza, fissata per l'11 marzo, durante la quale il giudice dovrà anche pronunciarsi sulla costituzione a parte civile dell'Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, tramite l'avvocato Alberto Pallotti. Istanza alla quale sia la difesa sia il pm si sono opposti.
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