L'artista ha voluto con sé Ghali, Madame e Marracash, presente e futuro della scena rap/trap italiana

È una delle anime della musica italiana degli ultimi anni, alla quale ha donato capolavori pop per tanti dei principali artisti oltre a musica sperimentale di altissimo livello.

Ora Dardust ha deciso di separare le sue 'due anime' e ha scelto l'acronimo DRD con il quale d'ora in poi firmerà i suoi progetti pop.

A partire da 'Defuera', il nuovo singolo da oggi online e da venerdì in radio, in cui collabora con Ghali, Madame e Marracash. "Ho fatto un lungo percorso come Dardust, legato alla mia attività di pianista e compositore – spiega l'artista a LaPresse – e sempre più spesso anche all'attività di producer e autore per altri artisti. Ora ho voluto separare le due anime, in un'evoluzione che parte da 'Soldi' (brano con cui Mahmood ha vinto il Festival di Sanremo nel 2019, di cui Dardust era autore, ndr). Non mi andava più di confondere i due percorsi. Mi è sembrato quasi dovuto, dopo 15 anni che faccio anche il producer".

Il 'debutto' di DRD è segnato da 'Defuera', che "non è il classico tormentone estivo. Anche qui ho voluto rischiare, come faccio sempre, mi piace alzare l'asticella, contaminare". Un nuovo progetto che vede subito collaborazioni importanti, e che si svilupperà in futuro "non facendo troppe release – spiega l'artista – ma firmando di volta in volta tutte le mie produzioni pop come DRD. Divento regista delle mie canzoni e delle mie produzioni, in un percorso molto colorato, basato sull'intrattenimento. Mentre quello di Dardust resterà più sperimentale e internazionale". Proprio come Dardust, sono in programma "10-15 concerti del tour 'Lost in space', piano solo. Poi tornerò a fare i live nei club, anche europei, con eventi particolari: sono live a più dimensioni, portiamo anche pioggia e vento".

Per Defuera, DRD ha voluto accanto a sé tre nomi importanti che rappresentano il presente e il futuro della scena rap/trap italiana, ossia Ghali, Madame e Marracash. Il singolo, che esce su etichetta Island Records, "è un brano che rispecchia la mia visione nella contaminazione del pop del futuro. Nella produzione troviamo la Wave Latin, il sapore esotico mediorientale, così come l’elettronica più pura che affonda le radici nella mia passione per i grandi gruppi degli anni Novanta come Daft Punk o Chemical Brothers. Ma il tutto proiettato nel futuro con l’attitude dei tre dei protagonisti assoluti della scena urban pop, per la prima volta insieme in una combo assolutamente inedita".

Anche il lavoro di un artista eclettico e sempre in movimento come Dardust ha ovviamente risentito del lockdown dovuto al coronavirus.

"All'inizio – racconta – c'era ansia, preoccupazione, anche panico per qualcosa che non si conosceva. Poi però per me è stato un periodo costruttivo, mi sono rimesso a studiare, anche cose che avevo lasciato da un po'. E alla fine, sotto l'aspetto creativo, ho un ricordo positivo della quarantena".

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