Il leggendario chitarrista, fondatore della omonima band, aveva 65 anni: da tempo era malato di cancro
Il mondo della musica dice addio a uno degli ultimi "guitar hero": si è spento all'età di 65 anni Eddie Van Halen, uno dei più grandi chitarristi della storia del rock. Ispiratore di più di una generazione di musicisti, con le sue performance nell'omonima band, Van Halen, era da tempo malato di cancro alla gola. A dare l'annuncio della sua dipartita il figlio, Wolf Van Halen, sui social media.
Virtuoso della sei corde, Van Halen è stato l'iconico punto di riferimento per migliaia di musicisti, allo stesso tempo esaltati e ispirati dalla sua velocità e dal suo suono innovativo. E anche dal fatto che non sapesse leggere la musica: cresciuto da autodidatta e capace di suonare più di uno strumento, ebbe un approccio alla musica legato all'ascolto e una tecnica affinatasi via via con la prova. Nella top 20 degli artisti che hanno venduto più dischi di tutti i tempi e insieme alla sua band giustamente all'interno della Rock and Roll Hall of Fame nel 2007, Eddie è stato inserito da Rolling Stone ha inserito all'ottavo posto nella top 100 dei migliori chitarristi di sempre.
Originario dei Paesi Bassi, si trasferì da piccolo in California: La band che lo ha consacrato come uno dei miti dell'arena rock è stata fondata nel 1972 insieme al fratello Alex, ai quali si unirono il bassista Michael Anthony e il cantante David Lee Roth, sostituito nella seconda metà degli Anni Ottanta da Sammy Hagar. Sciolto a fine anni Novanta, il gruppo si era riformato negli anni 2000. Nella sua carriera ha venduto oltre 80 milioni di dischi: dai successi dei primi due album omonimi ("Van Halen" e "Van Halen II") che lo fecero notare nell'affollato calderone, il gruppo, trainato dalla chitarra di Van Halen, arrivò al successo planetario con "1984", il suo maggior a livello commerciale, trainato da brani come "Jump" e "Panama", ormai entrati nell'immaginario musicale pop.
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