"Per noi - ha detto Piero Pelù - questo era un traguardo totalmente impensabile in quell'ottobre 1980, quando ci siamo incontrati"
Un tour d’addio: lo hanno annunciato questa mattina a Milano i Litfiba, che hanno scelto di festeggiare così, con un ‘Ultimo girone’, i 40 anni (+2, causa Covid) della rock band più longeva e apprezzata del panorama italiano. “Per noi – ha detto Piero Pelù – questo era un traguardo totalmente impensabile in quell’ottobre 1980, quando ci siamo incontrati”. “Ricordo ancora quando sei arrivato in quella cantina”, ha replicato Ghigo Renzulli, con riferimento alla mitica sala prove di via de’ Bardi, a Firenze. Una cavalcata lunghissima, che ora non deve portare “un senso di mestizia, perché questa è una festa”, ha sottolineato Pelù, spiegando: “Siamo appagati, siamo felici e orgogliosi della nostra storia”, mentre Renzulli ha definito questa scelta “la giusta conclusione di una bellissima storia”. Un percorso che si può fregiare di successi discografici con 10 milioni di copie vendute e migliaia di concerti in Italia, Europa e nel resto del mondo – precursori come pochi del rock cantato in italiano – ma anche fortemente legata a doppia mandata alla storia del nostro Paese, tra impegno sociale, battaglie civili, ambientali e per i diritti umani. I concerti de ‘L’ultimo girone’ saranno una vera e propria festa itinerante che ne segnerà la degna e potente conclusione. La fine di una storia che ha segnato gli ultimi 40 anni della musica italiana, tra grandi successi, ma anche momenti difficili e saparazioni (“Abbiamo litigato nel 1999, litighiamo spesso, a noi gli Oasis fanno un baffo”, ha scherzato Pelù, usando un’espressione più colorita).Sono già state annunciate le prime dieci date, organizzate da Friends & Partners, i cui biglietti saranno già disponibili da oggi alle 16: 26 e 27 aprile al Gran Teatro Geox di Padova; 3 e 4 maggio alla Casa della Musica di Napoli; 10 e 11 maggio Atlantico Live di Roma; 16 e 17 maggio Tuscany Hall di Firenze; 24 e 25 maggio all’Alcatraz di Milano. “Sarà una festa meravigliosa, e sempre diversa”, ha rivelato Piero Pelù, spiegando che “prepareremo 60-70 canzoni, con una grande band, e ogni concerto sarà diverso perché potremo suonare sempre brani diversi. Sarà il meglio del meglio del nostro repertorio”. Un tour che segnerà la fine del percorso della band ma “mi auguro che la nostra musica non finisca mai. E che tra tutti i temi che abbiamo affrontato, qualcosa rimanga”. Adesso però, spazio alla festa: “Tutte le cose hanno un inizio e una fine, e finire in un modo del genere è bellissimo”, ha concluso Ghigo Renzulli, mentre Pelù si è detto “felice di salutare tutti così, con il sorriso”. Per poi comunque continuare “a fare i musicisti, perché siamo quello”.
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