Nella città dei fiori è iniziata la 72esima edizione della kermesse canora. Achille Lauro sul palco a petto nudo inscena anche un battesimo. Ovazione per i Maneskin e per Berrettini
Nel segno di Fiorello e dei Maneskin la prima serata della 72esima edizione del Festival di Sanremo. “Quest’anno ti avrei visto volentieri da casa, ma tu hai voluto farmi venire”. Lo ha letto su alcuni fogli consegnatigli da un addetto al palco Amadeus, che ha così introdotto sul palco Fiorello sulle note della sua celebre canzone ‘San Martino’. Lo showman è arrivato con in mano un termometro digitale. Poi ha fatto il suo show con l’amico Amadeus. Ha iniziato rivolgendosi al pubblico con “Mi siete mancati, sono qui per la terza volta, sono la vostra terza dose”. Poi ha scherzato: “Mi tamponano tutti i giorni, io sarei dovuto stare a casa con il plaid sulle gambe, ma perché a Sanremo tamponano così tanto?”.
Non poteva mancare un accenno all’elezione bis di Sergio Mattarella presidente della Repubblica. “L’ho sentito, ci ho parlato, lui aveva già fatto i suoi piani, l’anno prossimo voleva fare The Voice Senior”, ha continuato lo showman facendo intonare a tutto il pubblico un coro per il presidente della Repubblica. Poi ha aggiunto: “A Draghi sarebbe piaciuto fare il presidente della Repubblica, aveva già preparato il discorso di fine anno a banche unificate”.
Fiore poi ha costretto Amadeus a baciare il direttore di Rai1, Stefano Coletta. “Io baciai l’allora direttore di Rai1 Del Noce e mi ha portato benissimo, ora tu devi baciare l’attuale direttore, Coletta, perché altrimenti avrai una sfiga colossale”, ha scherzato e poi ha aggiunto: “Un gesto di pace per un ascolto potente”. “Il periodo è triste ma bisogna reagire così, è fondamentale il buonumore”, ha concluso, cantando poi delle canzoni definite “tristissime” con ritmi allegri.
L’arrivo dei Maneskin
Arrivano i Maneskin a Sanremo: Amadeus, per “una promessa fatta”, esce dall’Ariston e va a prenderli di persona con una piccola auto scoperta. Li trasporta verso il teatro mentre la band, con abiti di scena molto leggeri, non nasconde il disagio dovuto alle temperature della sera sanremese. “Io ho freddo”, grida Victoria De Angelis. Poi l’arrivo in teatro, con lo stesso direttore artistico che esclama “qui si sta bene”. Infine Amadeus li presenta elencando tutti i loro successi di questo incredibile anno e loro partono sulle note di ‘Zitti e buoni’. Al termine dell’esibizione, lunga standing ovation di tutto il teatro. Il leader della band, Damiano David, parlando della vittoria dello scorso anno, dice: “Mi sembra l’altroieri, tornare qui è sempre bellissimo”.
Le canzoni in gara
Primo artista a salire sul palco è stato Achille Lauro che ha dato via a un’esibizione come sempre fuori dagli schemi. Ha cantato a petto nudo la sua “Domenica” e poi ha inscenato un battesimo sul palco. Tanti applausi anche per Gianni Morandi che si commosso per il calore del pubblico.
Matteo Berrettini
Ovazione anche per Matteo Berrettini arrivato sul palco dell’Ariston fresco della prima semifinale per un italiano agli Australian Open. “Fino a pochi giorni fa eri in Australia, hai mantenuto la promessa”, gli ha detto Amadeus. “Tu -ha aggiunto- sei abituato a grandi palcoscenici”.
Sulla sua risposta polemica al pubblico australiano nel match vinto contro Monfils: “E’ importante avere carattere ed essere rispettosi, ma dopo quattro ore e passa di battaglia mi sono sentito di trovare un po’ di energia e cattiveria, mi ha aiutato a vincere la partita”.
“Mi sono voluto sfogare, spero che sia stato apprezzato”, le sue parole accolte dall’applauso del pubblico. E sulla sua fidanzata tennista Ajla Tomljanovic: “Quando ci alleniamo devo farla vincere, altrimenti si litiga ed è un casino”. Poi, la gag con Fiorello. “Adesso che ci sei tu sto meglio, so che con te posso parlare di tennis”, ha scherzato l’azzurro. Immediata la risposta di Fiorello: “E basta con ‘sto bello -ha detto rivolgendosi ad Amadeus che lo elogiava- questo è bravo e poi invecchierà pure lui. Da sex symbol a ex symbol è un attimo, è successo anche a me”. Non è mancata una ‘carrambata’: “Ho lavorato con il papà Luca Berrettini. Lo rivedo dopo 35 anni”, ha rivelato Fiorello. Tutto vero.
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