L'artista ha presentato in Campidoglio il suo nuovo disco 'Atto di fede' e quattro concerti al Circo Massimo, in programma a settembre
“La guerra vuole annientare le differenze, vuole che siamo tutti vittime o carnefici, non accetta l’individualità, annienta la libertà. Mi aspetto che questa possibilità di riprendere il dialogo con il palcoscenico sia riprendere il dialogo con la vita”. Lo ha detto Renato Zero, presentando in Campidoglio il suo nuovo disco ‘Atto di fede’ e quattro concerti al Circo Massimo, in programma a settembre. “Il pianeta non è mai tranquillo, c’era puzza di polvere da sparo anche prima della Russia. Perché il mondo non è mai tranquillo”, ha aggiunto.
Sul tema della guerra è intervenuto anche Sergio Castellitto, tra gli autori del nuovo progetto di Zero: nel lavoro dell’artista, ha detto, “quello che c’era di profetico nei confronti della pandemia ora è come quello che c’è di profetico nei confronti della guerra. E tu hai scritto qualcosa che ci accarezza, anche rispetto al dolore terribile di questa esperienza spaventosa”.
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