La band bergamasca ha presentato a Milano il nuovo album in studio, in uscita il 2 dicembre. Poi il tour negli stadi
È un momento magico per i Pinguini Tattici Nucleari, che dopo aver annunciato il tour estivo in 10 stadi al via il 7 luglio 2023 da Mestre, con il sold out delle prime date all’Olimpico e a San Siro, che saranno bissate, escono il 2 dicembre con ‘Fake News’ (Columbia Records-Sony Music Italy), il nuovo lavoro in studio, chiamato a confermare lo status di realtà di primo livello della musica pop italiana. Un album che arriva dopo un’ascesa irresistibile e imprevedibile per una band partita alla vecchia maniera, totalmente autoprodotta e indipendente, con i concerti in tutta Italia, su un furgone scassato, e arrivata nel 2019 con ‘Fuori dall’hype’(con la major Sony) a centrare il platino. E poi Sanremo con ‘Ringo Starr’, l’altro singolo ‘Giovani Wannabe’ e il tour da tutto esaurito nei palazzetti. Ora il salto ulteriore che però i sei bergamaschi nella conferenza stampa milanese di presentazione del nuovo disco spiegano di affrontare sempre alla stessa maniera, con l’etica del lavoro bergamasca, senza divismi, guidati sempre dal senso di gruppo e dal rapporto comunitario con il proprio pubblico. Il titolo è riferito all’influenza delle notizie false sulla società, diffuse da quei social su cui i Pinguini ironizzano, utilizzandone argutamente però anche il linguaggio per parlare alla loro generazione e creare dei tormentoni. E con riflessioni su fenomeni estremi generati da quel mondo che portano all’isolamento come in ‘Hikikomori’. “Volevamo fare un disco vero e nella prima canzone ‘Zen’, in maniera anche autoreferenziale, volevamo parlare delle pressioni e della competizione che si accompagnano al successo, anche se siamo dei privilegiati. Per noi l’aspetto comunitario è fondamentale e le risposte a tutto sono comunitarie, come band ci completiamo a vicenda, per noi questo valore è importante, in un mondo in cui le band stanno scomparendo noi vogliamo portare avanti a questo stendardo”, spiega il cantante Riccardo Zanotti. “È stato un album difficile da partorire e lo sentiamo come un disco maturo, che esprime la qualità del lavoro in studio”, aggiunge il frontman e compositore. Il risultato in effetti è un disco godibile, di un gruppo che al di là dell’attitudine di ‘ragazzi della porta accanto’, sa cosa vuole, ha le idee chiare e maneggia con perizia strumentale e consapevolezza la materia pop.
In’Fake News’ ci sono elementi nuovi, sottolineano i Pinguini, “con elementi up-tempo della drill (sottogenere della trap, ndr) ma anche canzoni tradizionali e anche nei testi volevamo andare oltre la frase instagrammabile“, chiosa il tastierista Elio Biffi. Non manca il tocco rock “che emerge quando siamo sul palco”. “Band generazionale? Riempiamo uno spazio che era vuoto, pur facendo mainstream siamo una nicchia, anche se suona come un ossimoro, anche solo per il fatto di essere una band”, è la riflessione di Riccardo.
Ineludibili le domande sul tour negli stadi, a cui la band sta già lavorando con idee ad hoc per gli show in spazi per loro inediti. “È stato un azzardo, quasi non ci credevamo neanche noi ma la nostra dimensione è quella dei concerti, di un lavoro di team, che va oltre i componenti della band“, dice il cantante dei Pinguini che però in coro assicurano: “Anche se facciamo dieci stadi restiamo sempre i ragazzi della porta accanto con i piedi per terra ma ovviamente siamo contenti”.
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