Il sabato del Festival si è aperto con l'omaggio di Gianni Morandi a Lucio Dalla

Al via la serata finale del 73esimo Festival di Sanremo. A iniziare la serata l’inno d’Italia eseguito dalla banda dell’Aeronautica militare, con il capo di Stato maggiore, Luca Goretti, che ha dato appuntamento al 28 marzo a Roma per le celebrazioni dei 100 anni del Corpo. 

Poi l’omaggio di Gianni Morandi a Lucio Dalla: il co-conduttore ha cantato alcuni dei più grandi successi del cantautore bolognese come Futura, Piazza Grande e Caruso. Tutto l’Ariston in piedi al termine del ricordo, poi Morandi ha ringraziato l’orchestra “per queste cinque serate meravigliose”.

Nella platea ad assistere anche Charles Leclerc, salutato in diretta da Amadeus. Il pilota della Ferrari si è alzato ed è andato ad abbracciare il direttore artistico

Chiara Ferragni, armatura d’oro sul vestito

È poi salita sul palco la co-conduttrice Chiara Ferragni, indossando un vestito blu con un’armatura dorata sulla parte superiore del corpo. “La donna è madre guerriera. Essere donne senza dover essere considerate solo delle madri. La lotta femminile contro la colpa di voler conciliare tutto è stato il tema che abbiamo chiesto di elaborare a Daniel Roseberry per questo abito realizzato dalla maison Schiaparelli. La durezza dell’armatura oro scolpita sui seni di Chiara rappresenta una forza che non ha bisogno di imitare quella maschile per essere considerata di pari livello. Mentre la sottoveste di satin è dipinta di blu perché è da sempre il colore associato alla sacralità della maternità qui rappresentata come stereotipo della donna mentre nutre un bambino d’oro. Non essere considerate solo apparati riproduttivi è la scelta per cui combattere ogni singolo giorno”, ha spiegato il suo outfit Ferragni su Instagram. 

Depeche Mode accendono l’Ariston

I Depeche Mode non hanno deluso le attese: i super ospiti internazionali più celebrati di questa 73esima edizione del Festival di Sanremo hanno portato al teatro Ariston una performance di oltre 7 minuti. Prima hanno cantato il loro nuovo singolo ‘Ghosts Again’, apripista dell’album ‘Memento Mori’ che uscirà il 24 marzo, poi il loro grande successo ‘Personal Jesus’. “Il 12 luglio – ha sottolineato Amadeus ringraziandoli e congedandoli – suoneranno a Roma, allo stadio Olimpico, il 14 luglio a Milano, a San Siro, e il 16 luglio a Bologna, al Dall’Ara, e io me li vedrò tutti e tre”. 

Gino Paoli fa sognare il pubblico

Poi è stato il turno di Gino Paoli, che si è preso il palco di Sanremo con grande energia: camicia scura e giacca bianca, ha cantato prima ‘Una lunga storia d’amore’, poi ‘Sapore di sale‘ e infine ‘Il cielo in una stanza‘. Paoli è stato accompagnato al pianoforte da Danilo Rea. “Come sei bello”, ha detto a Gianni Morandi, e Morandi ha replicato: “Anche tu sei bello ancora”. “Sono felice di essere qui, anche se è una gabbia di matti“, ha aggiunto Paoli. 

La grinta di Ornella Vanoni

Ultimo super ospite del Festival di Sanremo, Ornella Vanoni sul palco dell’Ariston ha mostrato ancora una volta tutta la sua grinta cantando brani leggendari, come ‘Eternità’, ‘Una ragione di più’, ma anche ‘L’appuntamento’ e ‘Vai, Valentina’. “Meno male che non sono in gara perché la gara mi fa morire“, ha detto al termine dell’esibizione. Poi Amadeus le ha regalato “i carciofi che ti avevo promesso, sono dieci”. “Siete un po’ tirchi sui carciofi”, ha scherzato lei, prima di lasciare il palco accompagnata da Gianni Morandi.

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