L'intervista di LaPresse a Jorge Coulon a 50 anni dal golpe di Pinochet
“Quando torno in Italia sento che torno a casa. Per una ragione: io sono arrivato in Italia che avevo 25 anni e sono tornato in Cile che ne avevo 40, allora il mio farmi cittadino, adulto, l’ho vissuto in Italia, fino in fondo. Ho tre figli nati in Italia, di cui uno vive ancora a San Sepolcro. Mi sento molto italiano culturalmente“. A dirlo a LaPresse è Jorge Coulón, tra i fondatori degli Inti Illimani, intervistato in occasione dei 50 anni dal golpe di Augusto Pinochet che in Cile pose fine al governo di Salvador Allende e in vista del prossimo tour del gruppo in Italia, in programma a maggio con il cantautore Giulio Wilson. Coulón ha trascorso 15 anni in esilio in Italia durante la dittatura di Pinochet. Tornare a Santiago del Cile dopo l’esilio fu come tornare a Itaca ma “non conosciamo la storia di Odisseo dopo il suo ritorno a Itaca, non so se poi sia tornato a visitare Calipso”, dice a LaPresse, raccontando appunto che in Italia si sente a casa. “Io sono diventato grande in Italia, è lì che ho aperto le finestre al mondo, che ho cominciato a capire molte cose, mi sento molto italiano culturalmente, allora torno volentieri e torno a casa mia”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata