Lo sfogo di Gaetano Curreri al termine dell’esibizione ad Arena Suzuki dopo aver ricordato lo storico batterista e cofondatore del gruppo
L’omaggio a Giovanni Pezzoli con l’assist di Amadeus, poi l’uscita di scena e gli insulti “a quei fan di merda”. È bufera sui social del fan club degli Stadio a seguito dell’esternazione dietro le quinte di Gaetano Curreri, seguita all’uscita di scena dall’esibizione ad Arena Suzuki di mercoledì sera in prima serata su Rai 1 subito dopo che il leader della band aveva ricordato lo storico batterista e cofondatore degli Stadio, scomparso lo scorso 30 dicembre. Al termine dell’ultimo pezzo ‘Grande figlio di puttana’, Amadeus rivolgendosi al pubblico di Verona aveva detto: “Questo applauso lo vorrei anche per Giovanni Pezzoli”. Subito dopo Curreri aveva aggiunto: “Sì, perché questa canzone è nata insieme a lui ed è stata scritta insieme a lui, ed è la canzone della nostra storia agli inizi, quando eravamo il gruppo di Lucio Dalla e giravamo l’Italia con un furgone. Lui stava vicino all’autista e noi stavamo dietro perché scendevamo per primi…”. Uscito di scena, Curreri ha cambiato registro: “Così la smetteranno di rompere i coglioni, ‘sti fan di merda”, si sente dire da Curreri a un membro del suo entourage in un video pubblicato sul sito ufficiale degli Stadio.
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Il video è stato poi prontamente rimosso dalla band, con tanto di precisazione firmata dai tre componenti Gaetano Curreri, Andrea Fornili e Roberto Drovandi: “In riferimento ad alcuni commenti negativi apparsi sulla nostra pagina Facebook, intendiamo chiarire che l’esternazione riportata dopo la performance, ovviamente, non si riferiva ai Fan degli Stadio, ma ‘ad un ristretto gruppo di fan’ che in questi mesi hanno vessato con insulti e fake news l’immagine di Gaetano Curreri e degli Stadio”, la replica. Ma il danno ormai era fatto e molti appassionati degli Stadio nel giro di poche ore hanno intasato la pagina Facebook ‘Giovanni Pezzoli Friends’ con commenti al veleno nei confronti di Curreri: “Se fai un omaggio a Giovanni, che dovrebbe essere disinteressato e spontaneo e cinque minuti dopo, a fine esibizione ti viene in mente di sparare una cazzata simile, mi sembra legittimo pensare che quell’omaggio tanto sincero non sia stato, caro il mio bel capitano”, la fan Antonella Guerretti. “Meglio essere dei fan d.m. ma sinceri che un artista famoso privo di umiltà”, ha aggiunto Meris.
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