Musica

Noel Gallagher a Milano: nuove gemme pop e nostalgia 90s’

Si presenta puntuale alle 20.30 Noel Gallagher, accompagnato dai suoi High Flying Byrds, con gli spettatori del Forum di Assago che ancora stanno arrivando trafelati nel palazzetto alle porte di Milano. Jeans neri e camicia denim, inanella subito i pezzi dell’ultimo album ‘Council Skies’, forse il suo miglior disco dopo lo scioglimento degli Oasis, dovuto ai litigi con il fratello-coltello Liam. E se l’ex cantante del gruppo di Manchester nella sua carriera solista ha privilegiato il lato rumoroso ed elettrico della band mancuniana, Noel, autore di quasi tutti i brani degli Oasis, nel suo percorso dopo lo sfaldamento del gruppo ha perfezionato il suo talento innato di artigiano raffinato del pop, ispirato dalle melodie beatlesiane e con una vocalità più morbida rispetto a Liam. Ed è questa la cifra dei primi brani in scaletta, l’up-tempo alla The Smiths di ‘Pretty Boy’ e la title track del nuovo lavoro, le splendide ballad ”We’re On Our Way Now’ e ‘Dead in the Water’. La tirata ‘What a Life’ viene dedicato a Pep Guardiola, allenatore di quel Manchester City di cui Noel è tifosissimo.

La sera prima il musicista è stato immortalato in tribuna allo stadio ad assistere a Milan-Psg di Champions League insieme a David Beckham e chiede agli spettatori se qualcuno fosse stato a San Siro alla partita. Non sarà l’unico riferimento calcistico della serata. Il pubblico apprezza i nuovi brani ma l’entusiasmo dei fan si accende nella parte finale, quando Gallagher annuncia: “Adesso andiamo negli anni 90”, facendo presagire che è tempo di Oasis.

Massimiliano Lorenzin per Live Nation Italia

“Qualcuno conosce una canzone che si chiama ‘Stand By Me’? Beh non la faremo”, è lo scherzo che con la sua ironia tagliente riserva ai fan. Il musicista di Manchester rispolvera lati B degli Oasis, amatissimi dai supporter, che infatti cantano in coro come fossero hit le meravigliose ‘Going Nowhere’ e ‘Half A World Away’ , ispirate a Burt Bacharach, e il capolavoro di marca beatlesiana ‘The Masterplan’, la ‘A Day In The Life’ di Noel, che finalmente regala i classici a un Forum ormai in visibilio. Ecco allora ‘Little By Little’ e una ‘Live Forever’ acustica da brividi.

Il palazzetto è un coro unico, che diventa apoteosi con la canzone più amata e universale di Noel Gallagher, ‘Don’t Look Back In Anger’. Il tifoso del Manchester City non dimentica il trionfo in Champions league nella finale contro l’Inter e dedica perfidamente ai tifosi nerazzurri il brano, il cui titolo significa ‘Non guardare indietro con rabbia’. I milanisti in parterre e tribuna esultano come a un gol di Leao ma è tutto il palazzetto a cantare all’unisono il brano simbolo degli Oasis, con l’imperturbabile e apparentemente cinico Noel che sembra davvero commosso e saluta con calore il pubblico italiano prima di lasciare il palco.