Il leader della band irlandese era malato da tempo: la musica lo piange

E’ morto a 65 anni a Dublino Shane MacGowan, cantante e principale autore dei testi della band folk punk irlandese The Pogues. MacGowan, nato nel Kent in Inghilterra ma cresciuto in Irlanda nella contea di Tipperary, si è spento dopo una lunga malattia, come reso noto dai suoi familiari. “Shane sarà sempre la luce che tengo davanti a me e la misura dei miei sogni e l’amore della mia vita… Sono fortunata oltre ogni dire ad averlo incontrato, ad averlo amato ed essere stata amata da lui così infinitamente e incondizionatamente”, è il ricordo sui social della moglie Victoria Mary Clarke. Nel dicembre 2022, MacGowan è stato ricoverato in ospedale per una encefalite virale e quest’anno ha trascorso diversi mesi in terapia intensiva. Era stato dimesso il 22 novembre dall’ospedale St. Vincent’s di Dublino, dove negli ultimi giorni di vita ha ricevuto anche la visita dei concittadini e colleghi Bono e The Edge degli U2

MacGowan è stato uno dei simboli della musica irlandese, grazie ai suoi testi poetici e malinconici, spesso incentrati sulle sofferenze del suo popolo ma pervasi di ironia, al suo temperamento ribelle da vero punk, al suo volto felliniano, irregolare, da uomo della strada, con i denti rotti e lo sguardo stralunato. Con la sua voce roca e sgraziata ma intensa ha cantato la sua passione per l’alcool, birra Guinness e whiskey, come in uno dei brani più celebri del gruppo, ‘Streams of whiskey’, in cui le liriche che narrano di un incontro in sogno con il poeta Brendan Behan recitano: “Entrerò in un bar e berrò quindici pinte di birra, vado, vado dove scorrono ruscelli di whisky”.

Ma la sua fama resterà sempre legata a una delle canzoni di Natale più amate nel mondo anglo-sassone, ‘Fairytale of New York’, interpretata a due voci con Kirsty MacColl (morta in un incidente con una moto d’acqua nel 2000), che racconta di una coppia di fidanzati irlandesi nella notte di Natale a New York che litigano dopo aver bevuto troppo. Ad un concerto in suo onore a Dublino nel 2018 parteciparono Bono, Sinéad O’Connor, Nick Cave e Johnny Depp. Il presidente irlandese Michael D Higgins lo ha definito “uno dei più grandi parolieri irlandesi” mentre il premier Leo Varadkdar lo ha ricordato come uno “straordinario artista”.

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