BigMama presenta ‘Sangue’: “Canto dolore e riscatto”

Il suo primo album in studio uscirà venerdì 8 marzo

Una come me serviva proprio nel panorama musicale italiano, in tv in particolare penso sia giusto dare spazio anche a personaggi non conformi agli standard“. Ha 23 anni ma è molto sicura di sé BigMama, pseudonimo di Marianna Mammone, giovane rapper campana protagonista a Sanremo con la canzone ‘La rabbia non ti basta’, che a Milano ha presentato il primo album in studio ‘Sangue’ in uscita venerdì 8 marzo (“una data casuale, la donna va considerata sempre e non solo un mese all’anno”).

“Come un libro, ogni pezzo un capitolo”

Dodici tracce che dal personale si aprono al collettivo, coniugando il suo spirito rap con l’elettronica, il pop e la dance, in un linguaggio più esteso e trasversale al quale non manca una buona dose di ironia. ‘Sangue’, come i legami, come il dolore, come la linfa vitale. “Questo mio album è come se fosse un libro, ogni pezzo è un capitolo. Ho voluto mettere un po’ tutto della mia vita. Ci sono diverse tematiche, alcune sensibili altre meno, che vengono trattate sempre con ironia per arrivare a tutti. Dal bullismo al femminismo, dalla malattia al catcalling dove si sente la mia sofferenza”, ha raccontato BigMama incontrando i giornalisti. “Si chiama ‘Sangue’ perché è una tematica molto importante, nella vita ho sofferto abbastanza ma ne sono uscita sempre a testa alta. Sono poi molto legata ai miei rapporti di sangue, c’è un pezzo dedicato infatti ai miei fratelli per cui sono stata una seconda madre. Mancano ancora delle cose, molto personali e delicate, di cui magari parlerò in seguito”, ha detto la cantante irpina. Origini di cui va molto orgogliosa: “Vengo da un piccolo paese e i miei genitori sono stati la mia vera ispirazione”.

La musica: una cura e uno sfogo

In ‘Sangue’ BigMama dimostra ancora una volta di essere in grado di immaginare un mondo, riempirlo di personaggi umani di ogni sfumatura, anche quelle peggiori, e distruggerlo a suon di messaggi forti e musica. Non c’è l’amore inteso come tema classico della musica italiana. “Ho un grande problema, non riesco a scrivere pezzi d’amore“, ha ammesso. Ma c’è tanto altro. “La musica per me è sempre stata una cura, fin da piccola. L’ho usata anche per sfogarmi, per parlare del mio malessere. Ho avuto un cancro al sangue, anche per questo la musica e le parole ce le ho proprio nel sangue“, ha raccontato ancora BigMama. “Durante la malattia ho usato la musica proprio come una medicina, durante il Covid ho fatto la chemio ed era l’unica valvola di sfogo“, ha aggiunto la giovane rapper. “Oggi scrivo quando sono nervosa, ci sono stati però anche periodi in cui la musica mi ha fatto male e ho dovuto trovare una nuova valvola di sfogo nella boxe e in un percorso psicologico“.

Nel disco tanti temi attuali

I testi puntano a narrazioni splendidamente esplicite e sofferte, con tanti temi attuali: il bullismo (La Rabbia non ti basta), il femminismo (Ragazzina), il catcalling (Cento occhi), la fratellanza (Sangue), la malattia (Veleno), l’amore nei suoi spasmi carnali e nei tormenti emotivi (Bomba a mano, Touchdown, Mamasutra), la violenza psicologica (Fortissima Freestyle, Malocchio): in una parola la vita. E in ‘Sangue’ veste un’autorialità nuova mantenendo il ruolo di protagonista al microfono, con due feat: M¥ss Keta e La Niña Del Sud, e produzioni curate da Francesco Fugazza, CanovA, ITACA, Damiank, Brun, Crookers, Mark Harris. Nata come rapper (“un ambiente maschilista, con testi fino a pochi anni fa omofobi e transfobici, ma oggi ci sono tante ragazze brave che cambieremo la rotta”), BigMama è musicalmente cresciuta anche grazie all’esperienza sul palco dell’Ariston. “Nel 2023 ho cercato di trovare la chiave giusta per esprimere concetti tramite la musica, nel mio stile mancava un po’ di musicalità per arrivare a un pubblico maggiore. Così ho studiato, iniziando dalle basi come tornare a fare il karaoke”.

“Dopo Sanremo c’è chi mi dice ‘mi hai salvato la vita’”

“Da piccola adoravo Madonna e Lady Gaga, ora il mio punto di riferimento è Salmo. Nell’album ci sono un po’ di influenze di altri stili musicali, si parte dal rap naturalmente fino all’urban per arrivare al pop e al reggaeton”, ha detto. Canta in modo trascinante, esaltando la solidità dei pezzi con beat ultrapotenti e testi attuali, ironici e mai banali. Tornando sull’esperienza sanremese, BigMama ha detto: “Non so come l’avrei presa se non mi avessero presa, forse sarei stata malissimo come nel 2023 quando non mi hanno preso a Sanremo Giovani. Ma quest’anno ci tenevo tanto perché avevo dei bei pezzi e un bel messaggio da portare”, ha aggiunto difendendo poi il suo conterraneo Geolier: “Fischiare un ragazzo di 20 anni è stata una cosa schifosa“. E ha proseguito: “Dopo Sanremo ci sono tantissime persone che mi scrivono e mi ringraziano, c’è chi mi dice ‘mi hai salvato la vita’. Tante persone che ora sono consapevoli dei loro problemi”. Del suo passato difficile e di come ne è uscita vincitrice BigMama ne ha parlato anche recentemente al Palazzo dell’Onu e New York: “Ho parlato tantissimo della mia vita, dell’oppressione che c’è stata su di me in quanto donna. Se oggi io scrivo è per l’esigenza di dire qualcosa… qualcosa che ho provato”.