La febbre non ferma Jim Kerr e compagni. La band scozzese chiude il tour indoor a Milano in vista del ritorno in estate
E’ una serata speciale per i Simple Minds e lo si capisce già dalle prime battute del concerto di sabato sera al Mediolanum Forum di Assago, alle porte di Milano, durante la canzone che da anni apre i loro concerti, l’epica e potente ‘Waterfront’, subito accolta con entusiasmo dal pubblico. “Stasera spacchiamo il c..o”, dice in italiano Jim Kerr, proprietario di un albergo a Taormina dove passa molti mesi all’anno e ormai siciliano d’adozione. “L’Italia è la nostra casa, un po’ più a sud però”, scherza il frontman della band scozzese, band in forma smagliante nella line-up che si è consolidata negli ultimi anni, con Kerr e il cofondatore dei Minds, il chitarrista Charlie Burchill, affiancati da un pugno di musicisti che hanno ridato freschezza al suono della band nata negli anni ’80 della new wave, capace di unire rock ed elettronica, pop e sperimentalismo, un merito ormai finalmente riconosciuto al gruppo di Glasgow anche dalla sempre scettica stampa inglese, che ha lodato gli show dei Simple Minds in questo Global Tour 2024.
La data milanese è l’ultima del tour europeo indoor ma la band scozzese tornerà in estate, giovedì 27 giugno 2024 e venerdì 28 giugno all’Auditorium Parco Della Musica Cavea di Roma per poi proseguire il 30 giugno alla Rotonda Via Paolo Pinto di Bari (Locus Festival), l’1 luglio in Piazza Garibaldi di Senigallia e il 4 luglio in Piazza Sordello di Mantova (Mantova Summer Festival). A far volare le canzoni è la fantastica batterista Cherisse Osei mentre la corista Sarah Brown è più di una comprimaria, in particolare in una serata come quella del Forum, con Kerr reduce da una brutta influenza che gli crea problemi alla voce.
Lui lo racconta all’audience e chiede di essere aiutato. I fan milanesi non si fanno pregare e trascinano il gruppo cantando i classici dell’album capolavoro ‘New Gold Dream’, come la title-track e ‘Someone Somewhere in Summertime’ o le mega hit di fine anni ’80, su tutte ‘Don’t You (Forget About Me’, con il coro trascinato all’infinito e il cantante che scherza, sempre in italiano: “Ragazzi incredibile ma prima o poi devo andare a mangiare qualcosa”. Per i fan più esigenti c’è anche una chicca dal disco sperimentale dei primordi, “Empires and Dance’, come ‘This Fear of Gods’ e la prima hit del guppo, ‘Love Song’. La parte politica è affidata a due inni come ‘Belfast Child’ e ‘Mandela Day’ per l’Irlanda e il Sudafrica mentre il finale è come sempre per la maestosa ‘Alive and Kicking’. Ovvero vivi e vegeti, come anche sabato al Forum i Simple Minds hanno dimostrato ancora una volta di essere.
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