A Milano lo show della cantautrice Usa davanti a 67mila spettatori

E’ un sogno di celluloide in puro stile Hollywood, glamour ma decadente, quello che Lana Del Rey ha messo in scena martedì  sera davanti a oltre 67 mila fan estasiati all’Ippodromo Snai La Maura. Circondata da una scenografia luccicante e accompagnata da un’ottima band e da ballerine che le danzano intorno eteree e la sorreggono ai cori, la regina Lana dà vita uno show perfetto, con le sue ballad malinconiche che riecheggiano la colonna sonora lynchiana di Angelo Badalamenti per ‘Twin Peaks’, creando un immaginario da Sunset Boulevard, di amori tormentati vissuti da dive fragili, sempre pronte a farsi infrangere il cuore dal bello e dannato di turno. “Mi amerai ancora  quando non sarò più giovane e bella?”, canta la 38enne newyorkese ma californiana d’adozione in ‘Young and Beautiful’, una delle hit di Del Rey. E le migliaia di ragazze sul prato dell’Ippodromo, con il cerchietto di fiori in testa d’ordinanza come la loro regina, si struggono, guardando estasiate la loro dea sul palco, fantasticando per una notte di vivere quel sogno hollywoodiano. 

Le cronache parlavano di una Lana svogliata qualche sera fa sul palco del Primavera Sound a Barcellona e invece a Milano Del Rey è impeccabile, con la sua voce esile ma perfetta per le sue canzoni. Sul suo volto angelico si stampa anche un sorriso e la felicità di essere davanti al pubblico italiano: “Sono così contenta di essere qui”, dice, e sembra sincera. In un concerto di due ore in cui scorrono i suoi successi, dalla disperatamente meravigliosa ‘Born To Die’ all’onirica ‘Videogames’, suonate alla perfezione, c’è spazio anche per piacevoli divagazioni che rendono l’esibizione meno programmata, come il tuffo nel gospel che introduce Grants’. 

Ma è per il classico ‘Summertime Sadness’ che il pubblico va in visibilio, con la principessa della malinconia che celebra l’estate nel modo che l’ha resa una star, un sogno dolceamaro da vivere sulla spiaggia di Malibu ma che stasera prende forma in un pratone alla periferia di Milano. Il finale, come si addice a Lana Del Rey, è puro cinema, a ritmo di fox-trot, con la cantante e le sue ballerine che danzano spensierate come fossero alla festa del ‘Grande Gatsby’ nell’America del proibizionismo. 

La concert series degli I-Days Milano Coca Cola, dopo Metallica e Del Rey, prosegue con il punk rock dei Green Day, già sold-out, domenica 1 giugno al La Maura. Poi giovedì 27 giugno sarà la volta della rapper Usa Doja Cat (Ippodromo Snai San Siro) e via via gli altri appuntamenti, Tedua (29 giugno, Ippodromo Snai San Siro), Queens of The Stone Age (6 luglio, Ippodromo Snai San Siro), Bring Me The Horizon (7 luglio, Ippodromo Snai San Siro), l’evento pop-punk con Sum 41 e Avril Lavigne (9 luglio, Ippodromo Snai San Siro), per chiudere con il fenomeno K-Pop degli Stray Kids (12 Luglio, La Maura).

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