Il rapper avrebbe sottoposto i suoi collaboratori, anche minorenni, a trattamenti inumani

Kanye West accusato da alcuni dipendenti di aver creato un ambiente di lavoro “brutale, inumano, degradante e razzista”.  Secondo quanto riferisce il sito americano TMZ il cantante, nel tentativo di realizzare un’app per promuovere la sua musica rap, avrebbe assunto anche lavoratori di soli 14 anni e favorito condizioni di lavoro forzato – mentre sua moglie, Bianca Censori, inviava video pornografici allo staff, accessibili anche a minori.  

Le accuse a Kanye West

La causa, intentata davanti a un tribunale distrettuale degli Stati Uniti. sostiene che il rapper e il responsabile del suo staff Milo Yiannopoulos abbiano sottoposto a “lavoro forzato e trattamenti crudeli, inumani o degradanti” i dipendenti dell’azienda dell’app di musica streaming YZYVSN, ideata dallo stesso Kanye West per pubblicizzare i suoi ultimi album. I due sono stati accusati di aver promesso pagamenti mai arrivati a sviluppatori anche minorenni, costringendoli a lavorare per un monte ore alienante.

Nell’azienda del rapper statunitense anche insulti razzisti

I documenti presentati dall’accusa proverebbero che i dipendenti lavoravano principalmente da remoto, rimanendo in costante comunicazione con il rapper, Milo e il loro team utilizzando applicazioni di comunicazione digitale e online, attraverso le quali venivano insultati con appellativi razzisti.

Nell’aprile 2024 i dipendenti sono stati obbligati a firmare accordi di non divulgazione sotto la minaccia di licenziamento, quando il rapper statunitense ha annunciato il lancio di una nuova applicazione di film per adulti chiamata “Yeezy Porn,” ideata con sua moglie Bianca che, secondo il sito Tmz, però non compare tra gli imputati. Gli sviluppatori minorenni non erano protetti dalla visione dei video durante la programmazione dell’app. 

I dipendenti ora chiedono i danni per la retribuzione mai ricevuta, per le umiliazioni e per lo stress emotivo che Kanye West gli avrebbe generato .

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