Sony lo ricorda con l'album "Come in un sogno di mezza estate"

Domenico Modugno è scomparso 30 anni fa e oggi, più che mai, è importante ricordare l’artista che ha rappresentato la voce dell’Italia riuscendo a modificare la percezione della musica italiana nel mondo e cambiando così, per sempre, la storia del nostro Paese. A maggio Sony Music Italy ha reso omaggio a Domenico Modugno pubblicando “Come in un sogno di mezza estate” (https://SME.lnk.to/Modugno), il disco che raccoglie le canzoni più importanti del suo immenso catalogo da “Nel blu dipinto di blu”, “Vecchio Frack” a “Meraviglioso”, passando per “Amara terra mia”, “Piove”. Ma vediamo quali sono stati i momenti indimenticabili dell’artista di Polignano a Mare nato il 9 gennaio 1928 e scomparso a Lampedusa il 6 agosto 1994. Modugno ha scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema, 7 per la televisione nonché recitato in 13 spettacoli teatrali e condotto programmi televisivi. Ha vinto quattro Festival di Sanremo. Ma quello che resterà indimenticabile è il primo, datato 1958, con il brano ‘Nel blu dipinto di blu’, ribattezzato in tutto il mondo ‘Volare’. Trionfa a Sanremo insieme con Johnny Dorelli. Il testo di questa canzone fu da lui scritto assieme a Franco Migliacci, con il quale cooperò in molti momenti della carriera, giungendo ad altri risultati di successo come ‘Addio… addio’. Il brano tradotto successivamente in ben 13 lingue ha successo in tutto il mondo. Un altro suo pezzo indimenticabile è ‘Vecchio frack’. Modugno è tra gli artisti italiani che hanno venduto più dischi, con oltre 70 milioni di copie. Un altro record riguarda la commedia musicale ‘Rinaldo in campo’ di Garinei e Giovannini, di cui compose anche le musiche pubblicate nell’album omonimo che fu definito: “Il più grosso successo teatrale di tutti i tempi avvenuto in Italia”. Nel 1964 vinse il Festival di Napoli con Ornella Vanoni con la canzone ‘Tu sì ‘na cosa grande’. Un’altra canzone che rimarrà immortalata nel tempo è ‘La Lontananza’, scritta con Enrica Bonaccorti. Nel 1968 c’è però il neo della non ammissione al Festival di Sanremo con la canzone ‘Meraviglioso’, decisione presa dalla giuria selezionatrice presieduta da Renzo Arbore. Fu definito un brano non adatto al Festival. In realtà l’unico timore della giuria fu quello di non riportare l’atmosfera del suicidio a Sanremo dopo il caso dell’anno prima di Luigi Tenco. Nel 1975 un’altra performance indimenticabile. Con la piccola Francesca Guadagno incide ‘Piange il telefono’, un brano che commuove gli italiani. Modugno nei suoi ultimi anni fu anche deputato e dirigente del Partito Radicale.  

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