Claudio Baglioni nominato ‘architetto’ ad honorem a Verona

In occasione dei suoi ultimi otto concerti nella prestigiosa location

L’Ordine degli architetti di Verona ha conferito a Claudio Baglioni, cantautore di grandissima fama e dal 2004 laureato in architettura, l’iscrizione ad honorem all’Elenco d’Onore dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Verona. La motivazione: aver deciso, nell’ambito dei suoi concerti all’Arena, di mettere il palco al centro invece che su un lato, uno “spostamento spaziale” che ha fatto recuperare “il suo ambito di anfiteatro” alla struttura e un progetto che “ha portato valore e ricchezza alla città di Verona“. 

“Contento di essere qui in una veste diversa”

“Sono contento di essere a Verona in una veste diversa e che non mi sarei mai aspettato. Mi sono laureato già grandicello, da ‘studente lavoratore’ anche se di lusso. Una laurea vera, voluta da mia madre che voleva che suo figlio facesse un mestiere vero. Sono a tutti gli effetti un architetto“, ha detto Claudio Baglioni. “Si dice che la musica sia una architettura senza edificio, con gli stessi passaggi emotivi, e addirittura la terminologia si assomiglia. Sono felice di riuscire a chiudere questa esperienza di cantautore e architetto con questi otto concerti all’Arena di Verona, il luogo che forse mi ha iniziato davvero a questa carriera nel 1975″, ha aggiunto a proposito di ‘aTUTTOCUOREplus ultra’, capitolo conclusivo, in edizione speciale, della sua opera-show: dal 19 al 28 settembre, infatti Baglioni si esibirà per otto volte all’Arena per quelli che saranno gli ultimi concerti della sua carriera nella prestigiosa location. 

“Un artista deve andare un centimetro più avanti di quanto il pubblico si aspetta”

“Mi ricordo quella sera, quando cantando Poster il pubblico si zittì per ascoltare la mia musica”, ha raccontato ancora Claudio Baglioni. “L’idea di posizionare il palco al centro dell’Arena, pur non essendo facile esibirsi di spalle e mantenere l’attenzione del pubblico, porta una migliore fruizione e visibilità e anche il suono viene meglio distribuito”, ha spiegato. “Il compito di un artista è sempre quello di andare un centimetro più avanti di quello che il pubblico si aspetta e mettere un palco al centro vuol dire anche questo”, ha dichiarato. “Poi ho voluto aggiungere anche le altre arti espressive, interessando una multisensorialità di chi assiste affinché lo spettacolo sia totale”, ha detto ancora Baglioni.