Gualtieri replica: "La Capitale non censura nessuno"
Dopo Mahmood anche Mara Sattei rinuncia ad esibirsi al concerto di Capodanno a Roma. La cantante annuncia sui social che non salirà sul palco, anche lei per solidarietà nei confronti di Tony Effe, escluso nei giorni scorsi dall’evento da parte del Comune di Roma. Il primo a sfilarsi era stato invece il collega Mahmood.
Questa volta la chitarra del sindaco Gualtieri è rimasta senza corde e quindi non può suonare. Così come al concerto del Capodanno di Roma al Circo Massimo dal quale tutti stanno scappando. E ora nessuno vuole metterci la faccia. Prima Mahmood e poi anche Mara Sattei, entrambi hanno dato forfait e il concerto ad oggi rimane senza cantanti dopo l’esclusione di Tony Effe. Come anticipato da LaPresse Sattei al termine della riunione con il suo staff ha annunciato il suo dietrofront sul profilo Instagram: “Date le decisioni prese in merito al Capodanno di Roma, anch’io non prenderò parte all’evento. Non trovo corretto impedire a un artista di esibirsi, privandolo della sua libertà di espressione”. Sono ore concitate dunque in Campidoglio per capire come trovare una soluzione alternativa. A 13 giorni dall’evento c’è anche il rischio di un annullamento. La gran parte degli artisti più gettonati, soprattutto quelli più ascoltati dalle fasce giovanili, sono tutti o quasi impegnati in altri concerti di Capodanno. Lo staff del sindaco e della giunta ha dato vita a un fitto confronto con Friends & Partners per studiare un possibile piano B.
Cristicchi ricorda i suoi 3 anni da assediato
Simone Cristicchi sottolinea a LaPresse: “Non conosco Tony Effe, tuttavia quando si censura un artista non è una bella cosa, anche se a me andò peggio. Mi hanno attaccato nei teatri, per 3 anni ho avuto la scorta di polizia, carabinieri e digos”. “Teatri presidiati dalle forze dell’ordine – ricorda Cristicchi – con le camionette dentro e fuori ai teatri per 3 anni, per evitare che arrivassero questi estremisti dai centri sociali e gli antagonisti a fare le manifestazioni per contestare uno spettacolo che si chiama ‘Magazzino 18’ che parlava delle Foibe e dell’esodo. Antagonisti ed esponenti dei centri sociali venivano a imbrattare i teatri e a Firenze sono entrati in 40 impedendo l’inizio dello spettacolo nel 2014. A Roma il Teatro Vittoria fu imbrattato con scritte contro di me perché io parlavo male dei partigiani jugoslavi”.
Al Bano e Minghi: libertà sì ma tenere conto della convivenza
Interpellato da LaPresse Al Bano ha dichiarato: “Ognuno ha un peso specifico quando è davanti a un pubblico. Non bisogna sempre andare contro qualcosa o contro qualcuno, c’è sempre un’etica da rispettare. Altrimenti seminiamo zizzania e scateniamo la tempesta”. Amedeo Minghi sempre a LaPresse sottolinea “che nella musica ognuno ha la possibilità di esprimersi come crede, tenendo conto ovviamente delle regole e della buona convivenza comune”.
Mahmood: “No alla censura”
“Ho aspettato fino all’ultimo perché speravo di leggere una notizia diversa rispetto all’esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale – ha scritto Mahmood in una story su Instagram – Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d’arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura”.
Mara Sattei: “A Capodanno non ci sarò”
Come anticipato da LaPresse Mara Sattei, al termine della riunione con il suo staff, ha annunciato il suo forfait sul profilo Instagram: “Date le decisioni prese in merito al Capodanno di Roma, anch’io non prenderò parte all’evento. Non trovo corretto impedire a un artista di esibirsi, privandolo della sua libertà di espressione”.
Emma: “Escludere Tony Effe forma di censura ‘violenta’”
“Trovo che sia veramente un brutto gesto escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma privando un ragazzo dell’occasione di esibirsi nella sua città”, ha commentato Emma in una storia su Instagram. “Non è una cattiva persona – aggiunge la cantante e amica del rapper -, non ha fatto male a nessuno. Ma è altrettanto un brutto gesto nei confronti della musica tutta e dell’arte in generale. Una forma di censura ‘violenta’ che alle soglie del 2025 non si può tollerare e giustificare. Ti abbraccio Tony”.
Lazza: “Smettetela di censurare, siete voi che non capite”
“Io spesso ci provo a farmi gli affari miei ma certe cose mi fanno passare la voglia. Ogni volta che qualcuno del rap viene infilato in una situazione mainstream si cerca sempre di additarlo per qualcosa o farlo passare per coglione. Geolier non va bene, è napoletano, canta solo in dialetto. E Geolier ve l’ha messa nel c… , e godo. Tony Effe è misogino, è violento, e non va bene. E anche Tony ve la metterà nel c.… Smettete di censurare il lavoro degli altri perché non lo ritenete tale e allora cercate delle scuse per darvi ragione, siete voi che non capite. Perdonate lo sfogo”, ha scritto invece Lazza sempre su Instagram.
Gualtieri: “Roma non censura nessuno”
In serata, è poi arrivata la replica del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Roma Capitale non censura nessuno. A Roma in questi tre anni hanno suonato tantissimi artisti, di ogni genere e provenienza. Roma è e resta una città aperta e libera, che ama l’arte e la musica in tutte le sue forme. Difenderemo sempre la pluralità delle idee e non imponiamo né controlliamo opinioni. Parlare di censura è quindi del tutto fuori luogo”, ha affermato il primo cittadino capitolino in una nota. “Tony Effe peraltro ha già suonato a Roma e sicuramente avrà occasioni di suonare ancora nella nostra città. Tuttavia, è evidente che si sono urtate alcune sensibilità su valori fondamentali come la libertà delle donne e la lotta contro ogni forma di violenza nei loro confronti. Il Concerto di Capodanno ha senso solo se è una festa che unisce e non divide la città”, ha aggiunto.
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