"Noi abbiamo difficoltà a fare il nostro lavoro contro il linguaggio violento e sessista ma se poi il Campidoglio fa cantare cose sbagliate"
“Non c’è nessuna censura tant’è vero che Tony Effe fa un suo concerto privato in un luogo e noi abbiamo detto subito assolutamente sì. Ci mancherebbe, noi non abbiamo mai voluto censurare nessuno perché la libertà di espressione è sacra. Sono state le donne che gestiscono i nostri centri antiviolenza e che hanno un lavoro veramente proprio sul campo che mi hanno scritto” sottolinea il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ospite del Tg3.
“Sono state proprio loro – ammette il primo cittadino – che ci hanno spinto a fare questo passo indietro. Ci hanno detto: ‘noi abbiamo difficoltà a fare il nostro lavoro contro il linguaggio violento e sessista, ma se poi con i soldi pubblici il Campidoglio fa cantare esattamente quelle cose che noi diciamo sono sbagliate…’ e lì io ho riconosciuto l’errore che abbiamo fatto. Ho detto: non voglio mettere in difficoltà le persone che sul campo lottano contro la violenza sulle donne e allora ho chiesto scusa al cantante che naturalmente ha subito un torto perché poi era stato invitato: gli abbiamo detto guarda canta dove ti pare ma nel nostro concerto preferiamo avere un altro tipo di contenuti”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata