“Sono contento che Carlo Conti abbia dato più spazio ai cantautori rispetto al passato, è una bella notizia per noi che viviamo scrivendo e cantando le nostre emozioni, le nostre storie”. Lo ha detto a LaPresse Simone Cristicchi, nel corso dell’incontro con la stampa in vista della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025, dove il cantautore romano canterà ‘Quando sarai piccola’. “Mi aspetto dal Festival che questa canzone possa emozionare il pubblico, possa indurlo a riflettere e a pensare che non dobbiamo perdere tempo. Non possiamo sprecare questo tempo che ci è stato donato anche per prenderci cura degli affetti di chi abbiamo intorno. Ascoltando questa canzone qualcuno si chiederà da quanto tempo non telefono a mia madre, da quanto tempo non vedo mio padre. Già questo è un piccolo miracolo che spero tanto si verificherà. Puntare su una sensibilizzazione del pubblico italiano riguardo a questo tema”.
“Gli anziani mi stanno particolarmente a cuore, non è la prima canzone che scrivo su di loro, c’è stata un’altra, una ‘La vita all’incontrario’, dedicata a Woody Allen, e ‘L’ultimo valzer’ che è un amore che sboccia in una casa di riposo. In generale credo che gli anziani siano l’impalcatura della nostra società, molto spesso noi li abbandoniamo, li tralasciamo come se fossero un fastidio, e invece sono un patrimonio enorme anche per chi come me lavora con la creatività, perché molti miei spettacoli teatrali nascono da interviste con gli anziani, negli ospizi, nelle case di riposo ho raccolto le loro memorie e oggi posso dire che tanti lavori che ho fatto li devo alla loro testimonianza”.
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