L'elogio dell'artista: "Dalla e Daniele due grandi"
Dal rapporto con l’Italia alle collaborazioni con Lucio Dalla e Pino Daniele, passando per il ritorno a Sanremo, dove ha duettato nella serata Cover con Gaia, sino alle nuove frontiere della musica, apparentemente così lontane dalle melodie che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Antonio Pecci Filho in arte Toquinho, anima della ‘Bossa nova’, si prepara a tornare nello Stivale con sei date live del tour ’60 anni di carriera’ che a maggio interesseranno alcuni dei più importanti teatri della penisola: dal Trianon Viviani di Napoli (18 maggio), all’Auditorium parco della musica di Roma (25 maggio), passando per Cagliari (teatro Massimo il 19 maggio), Padova (Gran teatro Geox 21 maggio), Milano (teatro Arcimboldi il 22 maggio) e Catania (Metropolitan il 23 maggio).
“Sarà una sintesi di questi 60 anni, porterò la mia storia non solo con l’Italia ma anche con il Brasile e con le persone che mi hanno aiutato”, spiega Toquinho a LaPresse, “ma non ci saranno ospiti italiani, è un tour serrato nel quale in ogni giorno saremo in una città diversa. Non abbiamo neanche il tempo di provare. Magari la prossima volta”.
I grandi successi
Toquinho ricorda di essere arrivato nel nostro Paese sul finire degli anni 60 con Chico Buarque, il lavoro fatto “con Vinicius De Moraes” e – nel 1975 – “il disco ‘La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria’ con Ornella Vanoni”. Senza dimenticare ‘Acquarello’ “registrato” nel 1983 “insieme a Maurizio Fabrizio che è stato un grande successo in Italia”. E poi, aggiunge l’artista, le “partecipazioni con con Sergio Endrigo, Fiorella Mannoia e Lucio Dalla”. Un ricordo, quello del cantautore bolognese scomparso che per Toquinho resta indelebile: “Ha collaborato con me in un mio disco e insieme abbiamo cantato ‘La casa in riva al mare’ – sottolinea – e ha fatto parte di uno speciale su di me con Gianni Minà”.
Toquinho definisce Dalla “un grande amico” che “fa parte della mia vita musicale e della mia storia con l’Italia” assieme a un altro grande artista: Pino Daniele, del quale quest’anno ricorreranno i 10 anni dalla morte e i 70 dalla nascita. “In Brasile ho registrato una sua canzone, ‘Tutta n’ata storia’, in un mio album – afferma – lo ammiro come interprete e come chitarrista. E’ stata una grande perdita per il panorama italiano”.
Il nuovo tour
Il tour, per Toquinho, sarà un ritorno in Italia a pochi mesi dall’ultimo Festival di Sanremo e dal duetto con Gaia sulle note di ‘La voglia, la pazzia’ di Vanoni. “Era la quarta volta al Festival – ricorda – Gaia è una cantante giovane, forte bella. La differenza con le precedenti edizioni? Oggi è tecnicamente più grande, un tempo aveva una forma più semplice. Ma è stata una bella esperienza da fare. La forza di Sanremo è sempre la stessa, un grande momento della musica italiana”. Proprio in occasione della kermesse si è discusso della musica apprezzata dal pubblico giovanile, dal rap al trap, con testi spesso discutibili per contenuti. “Sono fenomeni musicali che ci sono in tutto il mondo, non solo in Italia, ma anche in Brasile, nel Regno Unito e negli Usa – spiega – non so se si tratti di un’evoluzione ma è sicuramente una forma di espressione musicale diversa, che può piacere o no”. Per il chitarrista sudamericano “c’è spazio per tutto, per il rap, per il reggae, per la musica brasiliana e italiana. Non esiste un genere bello o brutto, dipende da chi lo fa. Quando una persona ha talento riesce a far bene quello che vuole”.
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