Il cantante alla prima tappa del suo tour nei teatri all'Auditorium Parco della Musica
Ermal Meta alla prima tappa del suo tour nei teatri all’Auditorium Parco della Musica ha fatto una lunga digressione sulla violenza contro le donne con parole ferme e toccanti, che hanno ricordato anche la sua storia personale, a pochi giorni dai femminicidi di Sara Campanella e Ilaria Sula. Il cantante è uno dei più attivi membri del Laboratorio Artistico della Fondazione Una Nessuna centomila – di cui è presidente onorario Fiorella Mannoia affiancata da Giulia Minoli, Lella Paladino e Celeste Costantino.
“In quanto uomo sono spaventato del mostro che dorme dentro di me. Perché io so che c’è, così come lo sente dentro di sé ogni uomo. Quando io e quella Fondazione di cui faccio fieramente parte, Una Nessuna Centomila – e ha chiesto un forte applauso – ci riuniamo, nei laboratori ci chiediamo sempre ‘Ma noi uomini cosa possiamo fare? cos’è che possiamo dire noi?’ Dobbiamo prendere consapevolezza del fatto che dentro di noi c’è un cane che dorme. Il più delle volte è un lupo ed è spaventoso. Attraverso l’educazione, attraverso l’amore, attraverso il dialogo il più delle volte, la maggioranza delle volte in verità, riusciamo a tenerlo a bada. Riusciamo a non cedere a quel tipo di istinto, ma c’è. Inutile negarlo, c’è.”, le parole di Meta.
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