Dura nota dell'azienda dopo i commenti del cantante neomelodico Zappalà nel programma di Enrico Lucci: "Più attenzione nel trattare argomenti sensibili. Avviata un'istruttoria". Salini: "Chiediamo scusa"
La Rai interviene sulle polemiche per le offese a Falcone e Borsellino durante la prima puntata di 'Realiti' di Enrico Lucci andata in onda mercoledì 5 giugno. "La Rai ritiene indegne le parole su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pronunciate da due ospiti della puntata di Realiti, andata in onda su Rai2 in diretta – fa sapere l'azienda con un comunicato -. Direttore di Rete, conduttore, autori sono stati ampiamente sensibilizzati sulla necessità di porre la massima attenzione sulla scelta degli ospiti, delle tematiche e sulla modalità di trattazione di argomenti 'sensibili'; in coerenza con quanto ogni giorno la Rai testimonia attraverso programmi, eventi speciali e fiction dedicati alla sensibilizzazione della collettività contro la criminalità organizzata e a sostegno della memoria dei tanti martiri delle mafie. L’Azienda ha avviato un’istruttoria per ricostruire tutti i passaggi della vicenda".
La polemica è stata innescata dalle parole pronunciate dal cantante neomelodico Leonardo Zappalà, ospite in trasmissione che parlando dei due magistrati uccisi dalla mafia aveva detto: "Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce ci deve piacere anche l’amaro".
Sulla vicenda si è espresso anche l'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ribadendo sostanzialmente quanto già affermato nella nota dal'azienda. "Quello che è avvenuto è inaccettabile e non può e non deve accadere. Abbiamo il dovere di essere garanti della legalità", dice il manager, che poi sottolinea: "in questo caso non lo siamo stati, chiediamo scusa ai parenti di Falcone e Borsellino, ai familiari di tutte le vittime della mafia e ai telespettatori. E' in corso un'istruttoria per stabilire le responsabilità". "Come ho detto più volte, per la Rai è un obbligo civile, morale e culturale essere rispettosi della legalità: ad essa devono essere ispirate le immagini e le parole che si susseguono nei nostri programmi – prosegue Salini – Parlare di legalità attraverso le nostre voci e le nostre immagini deve essere la principale missione della Rai". "Purtroppo questo non è avvenuto l'altra sera, non ci sono giustificazioni e mi spiace che un episodio del genere rischi di offuscare la ferma condanna che pure il programma 'Realiti' ha evidentemente manifestato e le molte cose buone, di servizio pubblico, che ogni giorno la Rai propone", conclude l'ad di Viale Mazzini.
Del caso ha parlato anche la deputata del Movimento 5 Stelle Maria Laura Paxia, membro della Commissione Vigilanza Rai. "Il servizio pubblico non può addossarsi il rischio di far passare messaggi che denigrano istituzioni come Falcone e Borsellino. Inoltre durante la trasmissione è stato intervistato tale Nico Pandetta il quale ha ammesso di essersi finanziato il suo primo cd con i soldi di una rapina", ha affermato Paxia, con riferimento all'altro personaggio controverso, apparso solo in una clip e non ospite in studio, le cui parole sono state stigmatizzate dalla Rai nella nota.
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